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Col Ranzola - Arescoll, dal parcheggio di Fénillettaz

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Ultimo rilievo: 27/01/2004
Difficoltà
WT2
Lunghezza
6.00 Km
Quota di partenza
1879 m
Altezza di arrivo
2170 m
Dislivello positivo
291 m
Tempo di andata
01h15'
Tempo di ritorno
01h00'
Periodo consigliato

Accesso

Lasciata l'autostrada A5 al casello di Verrès entrare nella rotatoria e prendere la seconda uscita. Procedere in direzione del centro storico e, dopo 300m svoltare a sinistra imboccando la strada regionale SR45 per la Val d'Ayas. Seguire la regionale per 16,5 chilometri, superando gli abitati di Challand-Saint-Victor e Challand-Saint-Anselme prima di raggiungere Brusson. Superare il centro abitato e, poco prima del bivio per il Col de Joux, svoltare a destra imboccando la strada comunale per Estoul. Continuare sulla comunale per circa 7 chilometri superando i villaggi di Croix, Estoul e Fenillettaz prima di raggiungere il grande parcheggio 🅿️ della stazione sciistica ove è possibile lasciare l'auto.

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Introduzione

Breve escursione dal non eccessivo dislivello che offre ottime suggestioni panoramiche.

Descrizione

Lasciata l'auto nel parcheggio si prosegue lungo la stradina asfaltata che conduce a Pra Barmasc: dal parcheggio la strada ha il divieto di transito. Si cammina per circa 5 minuti sino a raggiungere, all'altezza delle baite di Murassaz (1890 m), una transenna e conseguentemente l'inizio del percorso con le ciaspole.
Indossate le ciaspole ci si avvia, seguendo la strada innevata, in direzione del Mont Ciosé (2664 m) per poi virare verso destra sino a raggiungere il conoide nevoso di una valanga: si oltrepassa questo passaggio "delicato" in condizioni di instabilità del manto nevoso e si prosegue puntando verso sud oltrepassando un canalone, anch'esso soggetto a caduta di valanghe. La strada raggiunge, infine, l'Alpe Praz-Barmasse (1927 m, 0h25'): da qui si può godere una bella vista sul Mont Nery, sul Mont Avic, sulla Tersiva e sul Mont Glacier.
All'altezza delle baite l'itinerario svolta verso sinistra e, confortati da una palina segnaletica semi seposta dalla neve, si punto decisamente verso l'insellatura del colle e la Punta Regina (2388 m). Si procede lungo la traccia che segue il dolce pendio tra i larici sparsi; un paio di tornanti permettono di guadagnare leggermente quota ed in seguito si attraversa un lungo tratto semipianeggiante. Lasciata sulla sinistra una piccola baita ristrutturata si raggiunge l'Alpe Fenêtre (2087 m, 0h55'): si trascura l'indicazione della palina e si risale il pendio lasciando sulla sinistra la prima baita; si risale il pendio sottostante il colle tenendosi sulla sinistra, dopo un primo tratto abbastanza dolce il percorso si inasprisce proprio in vista della cappella sconsacrata sita sull'insellatura: si raggiunge infine il Col Ranzola (2170 m, 1h15').
La discesa si effettua sullo stesso itinerario della salita.

Al Col Ranzola è presente una targa commemorativa a ricordo del poeta russo Tolstoy che varcò il colle nel lontano 1857. 

Galleria fotografica

© 2021 - Massimo Martini
© 2004 - Massimo Martini
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