Colle della Vecchia, da Tzendelabò
Introduzione
L'itinerario si svolge lungo una incredibile mulattiera che, snodandosi in circa 200 tornanti, porta al Colle della Vecchia. La mulattiera venne completata nel 1877 in seguito al contributo del Senatore Federico Rosazza ed a tanti altri i cui nomi sono scolpiti su una parete di roccia nelle vicinanze del colle. Vicino vi è anche un'epigrafe richiamante la pace fra le due valli confinanti e raffigurante due ragazze a grandezza naturale che corrono ad abbracciarsi. Alla ragazza scolpita a sinistra si attribuisce la frase:
FIGLIA DEL SARVO PERCHÉ SOTTO I TUOI PASSI SI SPIANARONO I DIRUPI ?
mentre all'altra ragazza la frase:
PER ABBRACCIARTI SORELLA O FIGLIA DELLA LYS SULL'ALPI DELLA VECCHIA UN FIORE EDUCAI FATTO ADULTO QUESTA VIA CI APRÌ
Descrizione
Dal parcheggio si prosegue sulla strada asfaltata verso l'abitato di Zendelabaz (Tzendelabó) (1021m) lungo il segnavia GSW per Gaby, trascurando la deviazione a destra per Issime. Passati fra le case e lasciato a sinistra un lavatoio si è subito all'inizio del segnavia
(tratto della Via Alpina) per il Colle della Vecchia e segnavia (9a) per l'alpe Jatzet. Presa a destra la mulattiera si traversa una pista forestale e si entra in un bosco di betulle, noccioli con qualche faggio e larice. Comincia la parte più incredibile del tracciato fatta di continui, stretti e regolari tornanti, sempre con pendenza moderata, fra muretti a secco molto curati. Si procede così fino all'alpeggio di Lamponey (1341m, 0h45'), si rientra nel bosco e, sempre a tornanti ravvicinanti, si sale agli alpeggi di Beccaz e Trusinot. Fra qualche larice si guadagna un terrazzo erboso in prossimità di un casa di recente ristrutturazione e, sempre a tornanti, si risale a Fontane (1874m, 2h15'). Ormai ben in vista del Colle della Vecchia, fra rododendri e ginepri, lungo i tornanti della mulattiera lastricata, si sale a sinistra ad aggirare un salto di roccia e, successivamente, con una lunga diagonale verso destra, si passa accanto all'epigrafe con le due ragazze, poi vicino alla parete con incisi i nomi di coloro che hanno contribuito alla costruzione della mulattiera, e dopo un tratto un poco esposto, con un ultimo tornante a sinistra, tralasciando a destra la traccia per il Monte Cresto, si giunge al Colle della Vecchia (2187m, 3h10').
Il ritorno avviene sul medesimo itinerario della salita: si scende a Fontane (1874m, 0h40'), si cala per tornanti fino a Lamponey (1341 m, 1h45') e si scende a Zendelabaz (Tzendelabó) (1021m, 2h20').
Ci siamo stati
Colle della Vecchia
sentiero molto ben segnato, impossibile perdersi. tanti,tanti tornanti. si tocca due volte la neve. una prima volta un cono di valanga ha in parte ricoperto il sentiero ( una 30ina di metri), una seconda volta in prossimità della vetta dopo l'effige delle due fanciulle ed i nomi di finanziatori del sentiero, bisogna attraversare verso dx, quasi in piano. lungo il sentiero ho incontrato silvia e massimo martini- diretti al rifugio della vecchia-che ho così potuto conoscere di persona dopo aver tante volte letto le loro relazioni.Buon lavoro per il libro sull'alta via nr.1 inaspettatamente unable to parsencora neve anche sul versante piedicavallo.
Colle della Vecchia
Bella escursione al Colle della Vecchia. Partenza non mattiniera e piacevole incontro con Silvia poco dopo la partenza... lei aveva ormai terminato la salita... Superati alcuni nevai ci troviamo al colle dopo 2h45' circa. La discesa al Rifugio ci costringe a passare ancora qualche tratto innevato: arrivo al rifugio in 3h30'. Dopo un caffé ed un'ottima fetta di torta riaffrontiamo il sentiero E50 sino al colle 4h15'. Dal colle seguiamo l'Alta Via 1 sino a Grignaz desot e, da li con il sentiero 8, arriviamo nuovamente a Tsandelabò 6h45'. L'Alta Via 1 (affrontata in discesa) presenta molti tratti ancora innevati: si riesce a transitare con qualche difficoltà (è necessario avere un buon senso del sentiero per ritrovarlo al termine del nevaio). Poco sotto Grignaz desot avvistati due caprioli.