Via Ferrata CAI Mandello
Accesso
Per il rifugio Bietti: da Varenna a Esino Lario. Proseguire per Cainallo e da lì fino al termine della sterrata in località Vò di Moncodeno (1436 m). Lasciare l’auto su ampio spiazzo. Seguire il sentiero n. 24
Per il rifugio Elisa: da Mandello del Lario salire alla Frazione Rongio (393 m) dove si trova parcheggio in un piazzale a destra prima della fine della strada. Seguire il sentiero n. 14.
Introduzione
L’itinerario percorre la cresta Nord-Ovest del Sasso Carbonari e termina alla Bocchetta del Releccio, 200 m sotto la vetta della Grigna Settentrionale. E’ parte integrante dell’Alta Via delle Grigne e l’attacco può essere raggiunto sia dal rifugio Bietti in circa 40’ (consigliabile), sia dal rifugio Elisa, passando per il Canalone della Val Cassina, in poco meno di 2 ore. La ferrata non è tecnicamente impegnativa ma di grande soddisfazione in quanto si presenta molto varia ed articolata. Salti rocciosi si alternano a tratti di sentiero. Si cammina su sfasciumi, su prati e tra i mughi con diversi saliscendi lungo la cresta irregolare.
Descrizione
Il percorso inizia con una discesa tra roccette con catena fino all’intaglio (Bocchetta della Val Cassina) a destra del quale sbuca il sentiero proveniente dal rifugio Elisa. Si affronta la prima parete, la più impegnativa, con l’aiuto di una scala e di qualche staffa. Si entra in un piccolo diedro e dopo circa 30 m di verticale si sfocia su ripidi prati da risalire completamente. Si ritrova poi la catena che aiuta ad affrontare brevi salti di roccia e a volte si perde tra boschetti di mughi. Si arriva così alla Finestra di Sengg (2100 m). Si supera una placca attrezzata quindi si torna in cresta percorrendola fino a una forcella detritica. Si scende verso sud, si aggira uno sperone e, dopo una nuova forcella, si torna sul versante del Releccio. La via continua con divertenti salti di roccia arrampicabile alternati a tratti di sentiero. Infine si supera una parete a gradoni e, sempre seguendo la catena, si sbuca alla Bocchetta del Releccio. Il ritorno avviene generalmente salendo dapprima al rifugio Brioschi e da qui scendendo al rifugio Bogani per la via della Ganda (sentiero n. 25) in un'ora e mezzo. Dal Bogani, dopo un'altra ora circa, si raggiunge il parcheggio.
Galleria fotografica
Ci siamo stati
Via Ferrata CAI Mandello
Fatta nell'ambito di un giro molto lungo. Ferrata facile, articolata e molto panoramica. Si alternano tratti di sentiero, di cammino su cresta e tratti attrezzati mai difficili. Ottima per neofiti. Relativamente lunga, rispetto ad altre, non è però faticosa. Ottima anche se combinata con la traversata alta, prima tappa di due giorni (dormendo al Brioschi). Sconsigliabile la domenica per il grande affollamento e nei periodi caldi. Ideale in settembre/ottobre se non ha ancora nevicato.