Col Duc, da Ru
Accesso
Lasciata l'autostrada alla barriera di Aosta Est svoltare a destra ed imboccare la superstrada da seguire per 8,4 chilometri. Giunti a Signayes svoltare a destra sulla Strada regionale seguendo le indicazioni per Bionaz/Laravoire. Superare una rotonda e proseguire sulla strada regionale lungo tutta la Valpelline. Attraversare gli abitati di Valpelline ed Oyace sino a raggiungere, dopo circa 27 chilometri, la località Dzovennoz. Svoltare a sinistra seguendo le indicazioni Chez Leo Merloz Ru, Ley Cretes. Risalire la stradina comunale per 1,3 chilometri sino a giungere nel parcheggio 🅿️ gratuito che precede il villaggio di Ru.
[0h39’] - [29,2km
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Le indicazioni qui fornite sono state verificate alla data del rilievo dell’itinerario. Prima di partire è opportuno accertarsi che non siano sopraggiunte variazioni sostanziali sul percorso di accesso al punto di partenza. Pertanto, per ottenere indicazioni stradali aggiornate e dettagliate, consigliamo l’utilizzo delle app per la navigazione satellitare fornite da Google o Apple.
Introduzione
Il Col Duc collega la comba di Crête Sèche a Est con quella di Faudery ad Ovest e si apre tra la Guglia de l’Aroletta (o meglio il Berger de l’Aroletta, un monolite di sessanta metri che divide il colle dalla guglia) e la punta Duc. Fu attraversato per la prima volta dall’abbé Henry che lo dedicò a monsignor Joseph-Auguste Duc, vescovo di Aosta, autore di una "Histoire de l'Eglise d'Aoste" in dieci volumi, dove sono annotati, nella loro esatta grafia, i nomi di tutte le località valdostane. Valico impegnativo per l’escursionista sia per le pendenze che per alcune roccette, facili ma non elementari, su entrambi i versanti. Il versante occidentale è più appoggiato e meno sassoso. Quello orientale ha una pendenza di 45° e un’altezza di circa duecento metri.
Descrizione
Da Ru si segue il sentiero che in circa due ore porta al Rifugio Crête Sèche. Dal rifugio si ignora il sentiero che sale al Bivacco Spataro per prendere a sinistra il sentierino indicato da bolli gialli e dall’indicazione “Aiguille de l’Aroletta”, sentiero che supera un torrente su un ponte malandato, oltre il quale diventa una traccia tra detriti. Seguirla finché si avvicina all’imbocco del soprastante canalone e allora la si abbandona per risalire i detriti che portano allo sbocco dello stesso. Lo si risale faticosamente tenendosi per lo più sul fondo cercando il terreno più stabile. Ad una trentina di metri dallo sbocco il canalone è interrotto da una cortina rocciosa. Si supera sulla destra un masso con buoni appigli per raggiungere delle roccette più appoggiate oltre le quali l’ultimo pendio detritico porta allo stretto intaglio del colle. Il panorama è ristretto, domina il rifugio ed in lontananza si vede il Cervino. In discesa è inevitabile far cadere molti sassi, cautela se si hanno compagni.
Informazioni generali
Via: da Ru
Segnavia:
poi s.n.
Tipologia percorso: a/r
Periodo consigliato: giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre
Pericolo Oggettivo: caduta sassi nel canalone
Grado alpinistico: I°
Pendenza max: 45°
Esposizione al sole: est
Tratti esposti: no
Acqua: Rifugio Crête Sèche