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Col de Fort, da Etirol

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A cura di:

Ultimo rilievo: 18/01/2011
Difficoltà
T2
Lunghezza
17.00 Km
Tempo di andata
15h04'
Tempo di ritorno
15h04'
Periodo consigliato
Esposizione
E W S N NW NE SE SW NNE ENE ESE SSE SSW WSW WNW NNW

Accesso

Dal casello autostradale A5 di Châtillon/Saint-Vincent svoltare a sinistra e risalire la strada principale sino ad una rotonda, prendere la seconda uscita e procedere in direzione ovest su Via E. Chanoux attraversando il centro abitato di Châtillon, superare il torrente Marmore ed imboccare a destra dapprima Via Menabrea e poi Via Martiri di Chesod prima di immettersi sulla strada regionale SR46, seconda uscita della caratteristica rotonda con il Cervino al centro. Seguire la strada regionale per 8km sino ad Antey-Saint-André dove, all'altezza dell'Hotel Filey, si svolta a sinistra per imboccare la strada regionale SR9 per Torgnon. Risalire la regionale per circa 6 chilometri sino raggiungere il capoluogo Mognod. Proseguire diritti seguendo le indicazioni per gli impianti di risalita. Dopo 400 metri ad un tornante a sinistra, imboccare a destra la strada comunale seguendo le indicazioni per Petit Monde, Triatel ed Etirol. Procedere ora sulla stretta stradina sino ad incontrare il villaggio di Triatel ed infine quello di Etirol dove si incontra un piccolo parcheggio 🅿️ nei pressi dell'abitato. In caso di parcheggio pieno si può tornare indietro e parcheggiare nei pressi del Moulin.

[0h31'] - [19,6km]
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Queste indicazioni sono basate su verifica diretta effettuata al momento del rilievo del percorso pertanto le informazioni vanno verificate prima di intraprendere l'escursione. Si consiglia di utilizzare un navigatore GPS o un'app di mappe sullo smartphone per ottenere indicazioni stradali aggiornate e dettagliate.

Descrizione

0h00' Dal parcheggio procedere diritti verso uno spiazzo antecedente al villaggio: imboccare a sinistra la mulattiera 107 che si incunea tra le case di Etirol. Usciti dal villaggio la mulattiera compie alcune svolte prima di virare a sinistra in direzione nord ovest. Costeggiato un rascard si attraversa un tratto ombreggiato prima di confluire nei pascoli incolti che attorniano i ruderi di Levaz dessous (1677m).

0h15' Il sentiero vira leggermente a destra inserendosi nel vallone del Torrent de Petit Monde dove si incontra l'innesto del sentiero 105 a quota 1690m. 

0h25' Trascurare la deviazione e proseguire ora in marcata salita nel fresco bosco di larice (Larix decidua) lasciando a sinistra il torrente sino a confluire sui pascoli di Tsantsevellà.  

Poco prima del pianoro sotto gli alpeggi si incontra un tratto di ghiaccio spesso: porre attenzione in questo passaggio. Si procede ora lungo la traccia di una strada agricola e si supera una piccola radura per poi immettersi nuovamente nel lariceto mentre si costeggia il torrente. Dopo alcuni minuti si raggiunge un ponticello e, poco oltre voltando a destra, si incontra una palina segnaletica indicante il sentiero 7 per Gilliarey (1871m).

In corrispondenza del ponte che supera il torrente di Torgnon, emissario del lago di Loditor, si stacca il sentiero (8) per il bivacco Tzan. Nei primi metri occorre prestare attenzione perché l'acqua ha invaso la sede del sentiero trasformandolo in una piccola palude, ma non appena la pendenza aumenta il problema si risolve. Si entra in un rado lariceto e poco dopo si segue a destra il sentiero principale che sale; attenzione a non lasciarsi ingannare dalla traccia che sulla sinistra si inoltra nel bosco.
Uscendo dagli alberi si attraversa un ruscello e dopo una breve salita tra i pascoli si attraversa un solitario pianoro. Si passa vicino ad un vecchio alpeggio e si entra nuovamente all'ombra dei larici. Al termine della salita si percorre un piccolo vallone vedendo in lontananza, dall'altra parte della valle, un grande alpeggio e lasciati sulla sinistra i ruderi di una vecchia fornace di calce, ormai quasi ricoperti dalla vegetazione, si continua diritto fino ad arrivare la cartello del Tour des Grandes Montagnes che si segue in direzione Loditor. Poco dopo guardando in basso si vedono i ruderi imponenti dell'ospizio di Chevacour che serviva nel medioevo ad ospitare i viaggiatori che si dirigevano a Prarayer in Valpelline e poi in Svizzera passando dal Col Collon.
Si passa a monte dell'alpeggio di Château e ci si dirige lungo la strada sterrata che sale offrendo una bellissima vista sulla Punta Tsan. Arrivati all'incrocio con la pista che segue il canale di Verrayes si gira a destra e la si percorre oltrepassando poco dopo l'inizio del sentiero che porta al bivacco Tzan. Si prosegue in piano ai bordi di un bellissimo pianoro punteggiato da ginepri e rododendri. Si superano due ponti che attraversano i limpidi ruscelli alimentati dalle acque di fusione e in corrispondenza del primo si possono osservare le opere di captazione del canale di Verrayes (ru de Chavacour) che porta l'acqua attraverso il col des Bornes fino all'alpeggio Fontane nel comune omonimo. Al bivio successivo si prende la pista che sale sulla sinistra e che segue per un tratto la riva del torrentello, si giunge poi alla piazzola dove finisce la strada e si imbocca il sentiero che si inoltra zigzagando tra gli arbusti.
Poco più avanti, all'incrocio che si trova in corrispondenza di un ruscello, si prosegue in salita fino ad arrivare all'alpeggio della Grande Drayère dove si interseca il percorso dell'Alta Via 1 che dal bivacco Tzan porta alla finestra d'Ersa. Si continua a salire il costone seguendo le indicazioni per il Col de Fort, dopo una decina di minuti di ripide curve si sbuca in un pianoro dal quale si vede sulla destra in lontananza la costruzione a semibotte del Bivacco Tzan. Il sentiero inoltrandosi nella pietraia si fa a poco a poco meno definito mentre si aggiungono ai tratti di vernice gialla gli ometti segnavia. Si passa accanto ad un masso con riportato il segnavia (12) e si risale la valle con dolce pendenza lasciando sulla destra i massi di un'antica frana.
Ci si dirige sul fianco nord della valle e il sentiero si fa più ripido, guadagnando quota si possono osservare, alle spalle di chi sale, due piccoli laghi prima nascosti dai massi. Si attraversa una cascatella, e si risale il pendio tra sassi e sfasciumi fino a raggiungere una palina indicatrice rimasta senza cartello. Si segue la cresta in direzione di un ometto e poco dopo si arriva in vista del bivacco che si raggiunge dopo aver attraversato un piccolo nevaio che resiste fino a tarda estate.
Il Bivacco Rivolta, dotato di 10 posti letto con materassi e coperte, tavolo, gas e pentolame è il punto di partenza preferito per la salita alla Punta Tzan e alla parete est del Dôme de Tzan. Dal Col de Fort si ha una bellissima veduta del lago della Roisetta, il colle permette di entrare nel vallone di Cignana da una direzione inconsueta, ci si può dirigere o verso il rifugio Barmasse su sentiero segnalato oppure conoscendo bene la zona verso il rifugio Perucca su tracce di sentiero non segnalato.
La discesa avviene sullo stesso tracciato dell'andata.

Ci siamo stati