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Rifugio Margaroli, da Canza

giancarloberetta

A cura di:

Ultimo rilievo: 19/01/2009
Difficoltà
WT2
Lunghezza
13.00 Km
Quota di partenza
1412 m
Altezza di arrivo
2194 m
Dislivello positivo
782 m
Tempo di andata
02h45'
Tempo di ritorno
01h45'
Periodo consigliato

Accesso

Si percorre la A26 sino al suo termine a Gravellona Toce e, senza uscire dalla superstrada, si continua in direzione Domodossola. Si prosegue ancora per uscire allo svincolo che indica la Val Formazza, si supera il comune di Crodo e di Baceno e si arriva a Formazza. Si passano le prime piccole frazioni del comune per arrivare alla frazione di Canza che si trova sulla sinistra della strada e dove sono poste le paline dell’inizio dell’itinerario.

Introduzione

Gita abbastanza frequentata senza eccessivo dislivello che raggiunge un rifugio situato ai bordi del Lago Vannino. Il panorama rimane un po’ chiuso nella parte alta per l’itinerario che si svolge, tra ripide pareti rocciose, sul fondo del vallone mentre sino a Sagersboden non mancano le belle visuali sull’alta Val Formazza verso la zona della cascata del Toce e verso le montagne che si trovano dalla parte opposta della valle. Nel bosco che si attraversa all’inizio del percorso si possono ammirare, tra l’altro, numerosi grossi larici secolari dalla notevole altezza. Il percorso oltre Sagersboden sino al torrentello, anche se nel bosco, deve essere affrontato con la neve ben assestata per il pericolo di caduta di piccole slavine dai ripidi pendii soprastanti.

Descrizione

Dal parcheggio sulla strada si passa il ponte e si passa accanto alla chiesetta; svoltando a sinistra si raggiunge uno slargo in mezzo case e, superata la vicina fontana in legno, si vedono sul muro di una casa a destra le paline di continuazione dell’itinerario. Si esce subito dal piccolo villaggio per imboccare una larga mulattiera delimitata da uno steccato avvicinandosi così al bosco; si segue ora la traccia di una stradina che vi si inoltra con qualche dolce tornante e si passa sotto un largo conoide valanghivo che poi si lambisce, un paio di tornanti dopo, nella sua parte superiore. Camminando sempre nel bosco si guadagna quota con alcuni tornanti che si snodano in una zona di grossi massi e poi si inizia un traverso in falsopiano che, dopo aver superato una piccola baita sulla sinistra, ci fa arrivare a Sagersboden (1772m) dove si trova anche l’arrivo della seggiovia che parte dalla sottostante frazione di Valdo. Si passa sotto di essa e si attraversa l’inizio della pista di sci dirigendosi verso il bosco e si raggiunge una palina segnaletica. Si continua a camminare sulla mulattiera che guadagna subito quota passando tra alcune piccole slavine che cadono dai soprastanti ripidi contrafforti rocciosi e, cercando il punto migliore di passaggio, si giunge ad un torrentello che si attraversa. Durante questo tratto si può vedere sulla sinistra in basso un bello scorcio dell’alpeggio di Underbech posto in un piccolo pianoro ai piedi della Punta Clostafel. Attraversato dunque il torrentello ci si inoltra in uno stretto valloncello che sbuca su un pianoro dove si tralascia sulla sinistra il bivio segnalato da una palina per il rifugio privato Myriam. Si continua sul fondo del pianoro sino a raggiungere, al suo termine, una evidente piccola gola che si risale con un brave strappo e ci si trova nei pressi della “Dighetta” (2072m) dalla quale si apre il largo vallone alla cui testata si può già intravedere il rifugio meta della gita. Il percorso si fa ora più dolce sui saliscendi e tra i piccoli dossi per terminare sotto l’altura su cui è situato il rifugio che si raggiunge con un ultima breve salita. Adiacente al rifugio, sulla destra, si trova l’alpe Vannino e poco sotto, sulla sinistra, il grande bacino del Lago Vannino. 

Ci siamo stati