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Monte del Sangiatto

giancarloberetta

A cura di:

Ultimo rilievo: 19/02/2009
Difficoltà
WT2
Lunghezza
11.00 Km
Quota di partenza
1532 m
Altezza di arrivo
2280 m
Dislivello positivo
748 m
Tempo di andata
02h30'
Tempo di ritorno
01h30'
Periodo consigliato

Accesso

Si percorre la A26 sino al suo termine a Gravellona Toce e, senza uscire dalla superstrada, si continua in direzione Domodossola. Si prosegue ancora per uscire allo svincolo che indica la Val Formazza e la Valle Antigorio e, superato il comune di Crodo, si arriva a Baceno dove nel mezzo dell’abitato in corrispondenza di un tornante si trova a sinistra la deviazione per l’alpe Devero. Si superano le frazioni ci Croveo e Goglio e poi, attraversato un ponte sulla destra, si sale per alcuni tornanti, si supera una prima galleria, e prima di entrare nella seconda si lascia l’auto nei comodi slarghi nei pressi del suo ingresso.

Introduzione

Escursione molto panoramica da effettuarsi possibilmente in una giornata limpida. Ci sono un paio di tratti un po’ ripidi dopo il bivio sopra l’alpe Fontane e per il resto si cammina comodamente negli spazi aperti che conducono al colletto e alla puntina. Valutare sul posto quanto ci si possa avvicinare al suo culmine essendo su di una cresta con molte cornici. La gita è abbastanza frequentata sino al bivio a quota 2036m. dopo l’alpe Fontane mentre oltre è facile doversi fare la traccia. Dal bosco sopra il laghetto del Sangiatto fino all’arrivo la pendenza è a tratti molto accentuata ed è meglio effettuare questo tratto con neve assestata. Dalla puntina sul colletto è impressionante la vista del precipizio che sprofonda sino al sottostante lago di Agaro.

Descrizione

Dal posteggio si attraversa la strada e ci si dirige verso una stretta valletta che sale verso est in un rado bosco rimanendo dapprima sulla destra orografica del torrentello che da essa scende per poi passare dall’altra parte e passando sotto ad un promontorio dove si trovano due baite in legno. Si guadagna quota tra i dossi nevosi e dopo qualche zig-zag si arriva in vista di un gruppo di baite ad una quota di circa 1680m; si superano queste sulla sinistra e si continua a salire, dopo un traverso, inoltrandosi in un valloncello abbastanza largo dove, prima di arrivare al canalone che scende di fronte a noi, si devia a destra per risalire un canale un po’ ripido che si individua bene nel rado bosco e che si supera con qualche tornante. Questo canalino sbuca nel pianoro superiore dove è situata l’alpe Fontane in una posizione panoramica verso la conca del Devero e le cime che la incorniciano. Si superano le baite sulla sinistra per imboccare un largo canale che con marcata pendenza sale a destra verso sud. Giunti a due terzi di questo, ad una quota di 2036m circa, si devia a sinistra compiendo un facile traverso di qualche decina di metri da dove si ha un ottimo panorama sull’alpe Fontane. Si procede ora in falso piano su lievi ondulazioni sino ad arrivare al punto in cui la piccola valle si apre davanti a noi e dove, poco più avanti, si trova il bacino gelato e ricoperto di neve di uno dei laghetti del Sangiatto. Senza proseguire al suo centro si sale obliquamente puntando verso l’evidente calotta del Sangiatto dapprima ai margini del rado bosco per poi entrarvi con la progressione che diventa un po’ più faticosa a causa della pendenza che aumenta via via. Tenendosi sulla destra si compie qualche tornante in salita sino ad arrivare sotto uno stretto e ripido canale che si risale faticosamente per qualche decina di metri di dislivello e si raggiunge così il piccolo pianoro, a destra del Sangiatto, posto all’inizio della dolce salita al colletto che vediamo ora davanti a noi. Senza percorso obbligato lo si raggiunge stando attenti alle eventuali cornici e, spostandosi con un corto traverso a destra, si arriva alla panoramica punta che si trova, come un pulpito, a precipizio sul lago di Agaro situato proprio sotto di noi. Alla destra si può vedere lo sviluppo delle cornici della Corona Troggi mentre alla sinistra incombe la piramide del Sangiatto.

Ci siamo stati