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Sorgenti del Lys, da Staffal

maurizio

A cura di:

Ultimo rilievo: 31/12/2000
Aggiornato il: 19/06/2025
Difficoltà
T2
Lunghezza
6.00 Km
Quota di partenza
1823 m
Altezza di arrivo
3000 m
Dislivello positivo
1177 m
Tempo di andata
03h30'
Tempo di ritorno
02h30'
Periodo consigliato

Accesso

Lasciare l'autostrada A5 al casello di Pont-Saint-Martin. Dopo circa 100 metri, svoltare a destra, superare un semaforo e proseguire per circa 600 metri fino al bivio per Gressoney. Entrare nell’abitato di Pont-Saint-Martin e, dopo 1,2 chilometri, svoltare a destra imboccando la strada regionale SR44 in direzione della Valle di Gressoney.

Seguire la SR44 risalendo l’intera valle per circa 38,4 chilometri, attraversando gli abitati di Lillianes, Fontainemore, Issime, Gaby, Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La-Trinité. Superato quest’ultimo paese, proseguire ancora per pochi minuti fino a raggiungere Staffal e Tschaval. Di fronte alle funivie del Gabiet si trova un ampio parcheggio 🅿️ dove è possibile lasciare comodamente l’auto.

Il luogo è servito dai mezzi pubblici. Per consultare gli orari, visita il sito aosta.arriva.it

Distanza e tempo di percorrenza

🕒 Tempo di percorrenza: 52 minuti
📏 Distanza: 38,4 km

Navigazione GPS

📍 Come arrivare con Google Maps
📍 Come arrivare con Apple Maps

ℹ️ Nota importante

Le indicazioni fornite sono state verificate alla data del rilievo dell’itinerario. Prima della partenza, è consigliabile verificare eventuali variazioni del p

Introduzione

Passeggiata panoramica, che raggiunge l'attacco del ghiacciaio del Lys. In caso di bel tempo il panorama è grandioso su tutto il gruppo del Rosa.

Descrizione

gLasciata l'auto sul piazzale di Stafal, prima di attraversare il ponticello, imboccare ciò che sembra una strada agricola sulla sinistra orografica del torrente, dove peraltro vi sono due paline indicative. Il sentiero inizia poche decine di metri più in su: ha subìto talvolta dei danni a causa dell'alluvione dell'ottobre 2000, ma è stato rimaneggiato ed i segnavia si sprecano in tutto un assortimento cromatico (anche se prevale il linguaggio valdostano del nero su fondo giallo).
La prima ora di cammino procede nel bosco e con una pendenza che definiremmo media, soprattutto in rapporto a quanto segue. Si raggiunge una graziosa valletta, chiusa da un lato dalla base della morena glaciale (ma ricoperta da erba) e dall'altro da un ripido costone che sale verso l'Hochlicht, ed i rifugi Mantova e Gnifetti ( 7c).
Il percorso numero (7) invece attacca diagonalmente la morena, diventando decisamente ripido per almeno un'ora, durante la quale si incontra sulla sinistra il bivio per le sorgenti del Lys. Il tracciato percorre la cresta, che dal lato non erboso è costituita da una profonda scarpata di terra e sassi, ampiamente erosa dalle precipitazioni. Talvolta anche il sentiero è stato "mangiato" e bisogna aggirare l'ostacolo scendendo lungo le tracce nell'erba (scivolosa).
Raggiunta quota 2700 m circa, la pendenza si addolcisce un po' e la morena disegna un ampio semicerchio che termina contro una ripida pietraia. All'inizio della stagione estiva la pietraia potrebbe essere ancora ricoperta di neve. Occorre quindi scegliere se procedere arrampicando sulle rocce alla sinistra del nevaio o tentare qualche passo per vedere se la neve "tiene" o se invece si sprofonda di continuo.
Supponendo che il caldo estivo abbia fatto il suo dovere, si cammina tra lo sfasciume, seguendo le tracce di sentiero e puntando di volta in volta gli ometti di pietre. Si supera così un primo costone, poi il terreno spiana un po' e, sempre neve permettendo, ci si dirige verso un ulteriore cucuzzolo roccioso, dove termina l'itinerario escursionistico.
In caso di tempo favorevole si godrà di un panorama sul ghiacciaio del Lys che spazia dal rifugio Quintino Sella (sulla cresta di sinistra, al Castore, Polluce, Naso del Lyskamm (proprio al nostro fianco), Piramide Vincent, fino alla capanna Gnifetti, perfettamente individuabile tra le rocce sulla destra.
Discesa lungo il medesimo itinerario.

Ci siamo stati