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Piz Lunghin, da Casaccia

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A cura di:

Ultimo rilievo: 19/11/2011
Difficoltà
T3
Lunghezza
17.00 Km
Quota di partenza
1458 m
Altezza di arrivo
2780 m
Dislivello positivo
1322 m
Tempo di andata
08h30'
Periodo consigliato
Esposizione
E W S N NW NE SE SW NNE ENE ESE SSE SSW WSW WNW NNW

Accesso

Da Milano a Chiavenna lungo la statale 36; alla rotonda principale della città voltare a destra e continuare fino alla dogana di Villa di Chiavenna. Superato il confine proseguire fino a Casaccia. Abbondante possibilità di parcheggio nei pressi del cimitero.

Introduzione

Escursione lunga e con buon dislivello che va a raggiungere uno dei punti panoramici più rinomati dell'Engadina. Il percorso segue dapprima la storica mulattiera medievale del Pass da Sett, per poi raggiungere il punto nodale geografico del Pass Lunghin, il principale dell'Europa occidentale. Come indicato da un cartello al valico, le acque che sgorgano nei suoi pressi possono prendere tre opposte direzioni: verso il Mare del Nord, verso il Mar Nero e verso il Mare Adriatico. Una ripida discesa conduce al turistico e trafficato Passo del Maloja che però si lascia subito alle spalle per tornare al punto di partenza lungo il sentiero storico del Malogin: lungo il percorso, ormai quasi a Casaccia, si possono visitare i resti della chiesa di San Gaudenzio (attualmente in fase di attento restauro; lavori previsti dal 2009 al 2015).

Descrizione

Dal parcheggio di Casaccia 1458 m si imbocca subito la pista forestale che inizia a fianco del cimitero; all'altezza della biglietteria del piccolo skilift locale la si abbandona per prendere a sinistra un sentiero fra i prati.
Entrati nel bosco, il sentiero diventa mulattiera e - a tratti - si può riconoscere il lastricato della strada medievale per il Pass da Sett: intersecando in un paio di punti la pista forestale, si raggiunge la soglia della Val Maroz: in vista dell'Alpeggio di Maroz Dora 1799 m, alcune segnalazioni indirizzano verso un sentiero che - sulla destra - inizia un traverso ascendente lungo il Cranch da Sett. Una stretta serie di tornantini sul ripido margine della valletta percorsa dall'Aua da Sett - qui con alcune belle cascate - porta ad inoltrarsi verso il passo: un guado precede il passaggio scavato nella roccia del Sascel Battù e - ad un nuovo attraversamento - un ponte ad arco noto come "Ponte romano" (ma, in realtà medievale). Si prosegue con poca pendenza fino a che, dopo gli edifici dell'ex ospizio (Tgesa da Sett), un lunghissimo tratto a pascolo conduce al Pass da Sett 2310 m (una pista forestale che sale da Bivio raggiunge il passo e prosegue per alcune centinaia di metri verso la val Maroz fino ad uno spuntone roccioso con postazioni militari al suo interno). Proprio in corrispondenza del passo una palina indica la direzione per il Pass Lunghin (i sentieri sono due ma si riuniscono poco oltre); si procede in lenta salita attraverso un altopiano quasi di soli sassi; solo nell'ultimo tratto il sentiero si fa più ripido nel pietrisco. Il Pass Lunghin 2645 m è una larghissima sella detritica di grandissima importanza geografica: le acque che percorrono le tre valli che vi fanno capo sono parte dei tre bacini opposti europei: Reno, Danubio, Po. Il Piz Lunghin 2780 m è già ben visibile dal passo: si tratta della aguzza piramide verso SE sormontata da un voluminoso ometto di pietre: se ne raggiunge la cresta ovest con un giro verso sinistra, poi si prosegue nei pressi del filo con qualche passo di semplice arrampicata (I°); aggirata sulla destra una liscia placca compatta, si raggiunge la vetta sulla traccia ghiaiosa. Meraviglioso panorama da est (Engadina ) a sud (Bernina-Masino) a ovest (Bregaglia); verso nord si ha una visione ravvicinata del versante sud del Piz Grevasalvas. Per la discesa, si torna alla base della placca liscia e quindi ci si butta per la linea di massima pendenza sul terriccio inconsistente (o neve) fino ad incontrare il sentiero in discesa dal Pass Lunghin: lo si segue verso destra fino a raggiungere le rive del Lagh da Lunghin 2484 m. Precise indicazioni inviano a percorrere un valloncello roccioso in rapida discesa verso sud; si procede con comodi tornanti fino al bivio di Plan di Zoch 1945 m, dove si volge a destra. Un'altra serie di tornanti conduce sul fondovalle a valicare le acque del fiume En unable to parseresso le case di Pila. Da qui una carrareccia porta in breve sulla strada cantonale presso un monumentale albergo al Passo del Maloja 1810 m. Si continua verso destra per poche centinaia di metri e - poco oltre la stazione degli autopostali - si scende a destra verso il "Sentiero storico" per Casaccia. La traccia segue una valletta umida (zona protetta) che si esaurisce in un ripidissimo fitto bosco di abeti (sentiero del Malogin); gradualmente ci si avvicina in parallelo alla strada cantonale e - a varie altezze a saliscndi - se ne percorre il boscoso (Bosch da Canova) versante destro. Appena oltre un dosso appaiono i ruderi maestosi della Chiesa di san Gaudenzio 1508 m, già in vista dei prati sovrastanti Casaccia. Si attraversano i pendii a pascolo fino ad attraversare il percorso dello skilift iniziale, nei pressi della pista forestale della Val Maroz: seguendola in discesa si arriva rapidamente al parcheggio.


Segnavia: bianco/rosso, bianco/blu
Grado alpinistico:  I

 


Galleria fotografica

©2011 Marco Bonati
© 2021 - Marco Bonati
Sascel Battù ©2011 Marco Bonati
© 2021 - Marco Bonati
"Ponte romano" ©2011 Marco Bonati
© 2021 - Marco Bonati
Dal Pass Lunghin ©2011 Marco Bonati
© 2021 - Marco Bonati
Verso il Piz Lunghin ©2011 Marco Bonati
© 2021 - Marco Bonati
Panorama sull'Engadina ©2011 Marco Bonati
© 2021 - Marco Bonati
Piz Lunghin ©2011 Marco Bonati
© 2021 - Marco Bonati
Discesa dal Piz Lunghin ©2011 Marco Bonati
© 2021 - Marco Bonati
Passo del Maloja ©2011 Marco Bonati
© 2021 - Marco Bonati
Malogin ©2011 Marco Bonati
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San Gaudenzio ©2011 Marco Bonati
© 2021 - Marco Bonati
Ci siamo stati