Mont de Flassin, da parcheggio di Pré Neuf
Accesso
Dall’autostrada si esce alla barriera di Aosta e si seguono le indicazioni per il tunnel del Gran San Bernardo. Proseguendo sulla statale si supera l’abitato di Etroubles e poco prima dell’abitato di Saint-Oyen si stacca, in discesa sulla sinistra, una strada con le indicazioni per il Foyer du Fond ed il Camping Pineta dove, in uno slargo sulla destra di fronte al suo ingresso, è possibile lasciare l’auto.
Introduzione
Escursione lunga e facile sino al Col Flassin che però diventa più impegnativa ed esposta oltre ma saremo sicuramente ripagati...
Descrizione
A destra dell’ingresso del campeggio si trovano le paline di partenza dell’itinerario che, su di una poderale asfaltata per qualche decina di metri, si inoltra nel rado bosco senza troppa pendenza. Passata una stalla a sinistra della strada si esce temporaneamente dal bosco per camminare ai margini di una distesa erbosa adibita a pascolo e, dopo aver superato un alpeggio, si inizia la salita nel bellissimo bosco con comodi tornanti. Si passa davanti all’alpeggio di Flassin de meiten (1654m) e si continua, sempre sulla poderale che ci accompagnerà per gran parte dell’itinerario, per superare anche l’alpeggio di Flassin (1700m) che ha sul davanti una cappelletta votiva. Dopo essere usciti dal bosco si contorna sulla sinistra il vallone e si compie un ampio semicerchio verso destra e si giunge, al termine della poderale, all’alpeggio di Tsa de Flassin (2258m). Poco prima dell’alpeggio parte sulla sinistra (bolli gialli su di un masso) il sentiero che, con traccia solo all’inizio poco evidente, si insinua tra numerosi dossi erbosi e, al successivo bivio ben segnalato su di un sasso nei pressi dell’attraversamento di un torrente, si prende a sinistra per dirigersi verso l’ormai vicino ed evidente colle. Dopo alcuni tornanti il percorso taglia in salita le pendici orientali del Mont de Flassin superando brevi tratti franosi e continua sino ad arrivare proprio sotto il Col Flassin che si raggiunge con qualche ripido zig-zag. Dal colle ci si dirige a destra su una poco evidente traccia verso le roccette e gli sfasciumi iniziali delle cresta segnata da sbiaditi bolli gialli. Si supera subito un tratto ripido e faticoso di fini detriti sul fianco destro della cresta per arrivare a dei gradini rocciosi che permettono di superare il primo "dentino". Si prosegue sempre sul lato destro per qualche roccetta e si sale poi ancora faticosamente, sulla traccia che ora è appena più evidente, a zig-zag sulla cresta che diventa un po’ più larga. Si supera qualche roccetta ancora sulla cresta un po’ esposta che poi si allarga e diventa più comoda. Superata una piccola anticima si raggiunge comodamente la vicina vetta sormontata da un omino di pietra.