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Lago di Lese, dal parcheggio di Blanchet

ivano_ruffoni

A cura di:

Ultimo rilievo: 20/10/2004
Difficoltà
T2
Lunghezza
10.00 Km
Quota di partenza
1204 m
Altezza di arrivo
2014 m
Dislivello positivo
895 m
Tempo di andata
02h15'
Tempo di ritorno
01h45'
Periodo consigliato

Accesso

Dall'uscita dello svincolo autostradale A5 di Verrès entrare nella rotatoria e prendere la terza uscita ed imboccare la Strada Statale SS26 in direzione di Aosta.Dopo 450m alla rotonda prendere la prima uscita e proseguire sulla statale per altri 1,3km. Svoltare a sinistra imboccando la strada regionale SR 6 con indicazione Valle di Champdepraz - Parco del Mont Avic. Risalire la SR 6 per circa 10km prima di incontrare il pannello con le indicazioni per il parcheggio principale della località: svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per Blanchet e Fusse e, dopo circa 200m, parcheggiare l'auto nel comodo parcheggio 🅿️ gratuito.

[0h22'] - [11,5km]
Come arrivarci con GMaps
Come arrivarci con Apple Maps

Nel periodo estivo, luglio / agosto, è disponibile un servizio navetta che conduce a Chevrère (Covarey).

Queste indicazioni sono basate su verifica diretta effettuata al momento del rilievo del percorso pertanto le informazioni vanno verificate prima di intraprendere l'escursione. Si consiglia di utilizzare un navigatore GPS o un'app di mappe sullo smartphone per ottenere indicazioni stradali aggiornate e dettagliate.

Introduzione

Facile e poco frequentata escursione nel Parco Regionale del Mont Avic. L'itinerario si svolge fra la più vasta foresta di pino uncinato (pinus uncinata) delle Alpi italiane e si conclude in uno dei 30 laghetti del Parco. La foresta di pino uncinato del Parco del Mont Avic fa parte dell'Albo Nazionale dei Boschi da Seme, ciò significa che è adatta a fornire i semi al Corpo Forestale per la diffusione delle specie autoctone italiane.

 

Descrizione

Dallo spiazzo prendere la mulattiera in discesa, segnavia 4 , che, con alcune svolte, conduce sulla sponda sinistra orografica del torrente Chalamy. Sul fondovalle la mulattiera si biforca. La sterrata di sinistra porta ad una costruzione dell'acquedotto di Champdepraz, la vasca di Perrot della Centrale Idroelettrica, raggiungibile anche in auto attraverso la strada a fondo chiuso che diparte un paio di tornanti prima dello spiazzo (da considerarsi quindi come area alternativa di parcheggio). Si segue la biforcazione di destra e, dopo avere risalito il torrente per alcune decine di metri, si attraversa su un caratteristico ponte in legno. La strada entra nel bosco, passa accanto a dei ruderi e si inerpica lungo un largo sentiero a svolte. In questo primo tratto si incontrano numerose segnalazioni bianche accanto a qualche segno giallo del segnavia 4 . Dopo pochi minuti si incrocia una larga sterrata, la si traversa e si sale, invece, sulla sterrata che si ha di fronte. La mulattiera subito dopo svolta a destra, la si segue ancora per qualche minuto fino ad incrociare, sulla sinistra, le evidenti segnalazioni gialle del sentiero 4 . Ora, con percorso lungo e monotono, si sale nel bosco con numerose svolte. Fra i rami capita di osservare il Monte Barbeston e il Monte Lyan. Si continua nel bosco con discreta pendenza fino a giungere ad un grosso masso che si attraversa sulla sinistra. Si sale ancora leggermente e si inizia ad intravedere la caratteristica punta del Mont Avic. Un bel tratto di mulattiera lastricata a mezzacosta, a tratti in lieve pendenza, conduce ad una prima acquitrinosa radura erbosa. Successivamente si incontra una seconda radura erbosa, proprio sotto le pareti rocciose del Bec de Nona. Il sentiero si ricongiunge con la traccia proveniente da destra, segnavia 5 . Fra un rado bosco di larice e pini uncinati (pinus uncinata), si sale a destra la bastionata rocciosa e si giunge ad una indicazione per il Rifugio Barbustel. Si segue la traccia a sinistra del cartello e, dopo poche decine di metri, si giunge al Lac de Leser (2019m), racchiuso fra il Bec de Nona ed il Mont Pertse. Presso la riva del lago, a sinistra, qualcuno ha piantato nel terreno un leggio con una pedana di metallo. Si consiglia di non sostare sulla sponda orientale del lago poiché sono molto frequenti le scariche di sassi. Poco sopra il lago di Lese, ritornando sul sentiero segnavia 4 e 5 , vi è un belvedere panoramico con pannello illustrato per la lettura del paesaggio. La discesa è per il medesimo itinerario.

 

 

Galleria fotografica

© 2021 - Ivano Ruffoni
© 2004 - Ivano Ruffoni
© 2004 - Ivano Ruffoni
© 2021 - Ivano Ruffoni
© 2004 - Ivano Ruffoni
© 2004 - Ivano Ruffoni
© 2021 - Ivano Ruffoni
© 2021 - Ivano Ruffoni
© 2021 - Ivano Ruffoni
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