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Lac Couvert, dal parcheggio Lac Muffé

maria grazia s

A cura di:

Ultimo rilievo: 12/03/2008
Difficoltà
T2
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
1695 m
Altezza di arrivo
2319 m
Dislivello positivo
621 m
Tempo di andata
02h30'
Tempo di ritorno
02h30'
Periodo consigliato

Introduzione

Questo giro ci porta a cavallo delle valli di Champorcher e Issogne, in un ambiente insolito e isolato, ad un lago che è divenuto una torbiera, e a visitare incisioni rupestri e uno strano menhir. Secoli fa ci sono state popolazioni che almeno per qualche periodo dell'anno han vissuto qui sopra...

Descrizione

Parcheggiata l'auto (1695 m), attraversare la strada e imboccare a destra la bella mulattiera ripida tra i muretti, che passa di fianco a Cort, e poi, sopra l'ultima baita, il sentiero in piano a destra, con l'indicazione Zuc-Arcomy. Proseguire con leggeri saliscendi per un lungo tratto, fino a trovare a sinistra l'indicazione per il Colle di Terra Rossa, recentemente sistemata. Il sentiero diviene ripido fino allo spartiacque, poi attraversa a sinistra pendii a tratti meno sostenuti, con una vegetazione scarsa, fino ad arrivare al Colle di Terra Rossa, (2022 m, 1h20'). Dalla radura, ampio panorama sulle montagne di fronte, tra cui Monte Rosa e Cervino. Dal colle scendere a sinistra per una cinquantina di metri, fino a raggiungere una piccola radura da cui partono tracce di sentiero per la sottostante alpe Brenve. Ignorarle, e proseguire in direzione ovest salendo leggermente e attraversando un bosco rado; i segni sono gialli, ma molto scarsi; fare attenzione a non perderli, perché questo tratto di percorso e anche l'attraversamento dell'ultimo pianoro sono pochissimo tracciati. Il sentiero è evidentemente poco percorso; dopo un primo tratto poco tracciato, sale evidente a lato di un clapey (zona pietrosa); sopra, verso sinistra, si vede c'è un roccione dalla forma un po' particolare: puntare a sinistra del roccione, e risalire sempre cercando i segni, prima un po' a destra e poi un po' a sinistra di un piccolo ruscello, che in periodi di siccità è anche poco evidente. Il percorso in alto si sposta decisamente a destra, ed entra in un ampio altopiano. Ancora attenzione ai segni, che conducono a quel che rimane di un vecchio alpeggio diroccato. Passare dietro i resti del fabbricato, sempre seguendo i bolli gialli, e proseguire in direzione ovest, spostandosi progressivamente a sinistra, verso la parete nord della Cima Piana. Nell'altopiano c'è il menhir, che è alto circa un metro, con su scolpito un uccello; sembra sia antecedente all'età del bronzo. Il percorso per il menhir è molto ben segnalato scendendo dal colle de Pana, per cui se non riuscite a trovarlo, salite decisamente verso la parete nord della Cima fino a incrociare il sentiero S3B 102. c'e un enorme roccione dove è indicata la direzione del menhir; da questo punto, a ritroso, lo troverete senza difficoltà. Soddisfatta questa curiosità, proseguire sul sentiero verso destra, fino a portarsi su di un dosso da cui è visibile sotto di voi il Lac Couvert. Scendere al lago. Sotto i vostri piedi, sul sentiero di discesa, ci sono rocce molto levigate su cui sono ben visibili una serie di incisioni rupestri, scale, reticoli, e purtroppo anche incisioni più recenti di pastori che pascolavano le mandrie o le greggi nella zona. Un altro masso ricco di incisioni si trova a sinistra, una trentina di metri prima di raggiungere il lago, e sopra questo masso ci sono alcune grosse pietre appoggiate per segnalarne la presenza. Sconsiglio caldamente di avventurarsi in questa zona in caso di scarsa visibilità, perché già con il sole non è così immediato trovare sentieri e incisioni... Noi abbiam girolato un bel po'... Il nostro giro è stato fatto nel 2006, un paio di volte, e la seconda volta c'era già qualche palina in più... Dal lago, bellissimo panorama sul lato nord della bassa valle (2 ore e 30).; il sentiero scenderebbe fino al lago di Pana, sottostante, e poi a Issogne.
Ritorno
ripercorrere a ritroso il sentiero seguendo le marche S3B 102, ritornare al pietrone con l'indicazione per il menhir e risalire al col di Pana m. 2319, prima con una lunga diagonale e poi con una serie di svolte. Giunti al colle, noi abbiam preferito attraversare a destra sotto la Cima Piana (che se ne avete ancora, può essere salita seguendo a destra i segni evidenti ad un certo punto del percorso), abbiamo raggiunto il col de la Croix e i suoi laghetti graziosissimi, e di qui siamo scese a sinistra, fino a raggiungere il larghissimo sentiero che scende dal colle del lago Bianco (e dal rifugio Barbustel), passa di fianco al lago Muffé, divalla in una conchetta fino ai prati sopra l'alpe Cort. Qui si può attraversare il torrentello a sinistra, fare un lungo traverso e poi scendere all'auto puntando all'alpeggio sottostante, sul sentiero percorso al mattino, oppure proseguire diritti per il sentiero da cui proveniamo, fino ad arrivare alla strada asfaltata che si seguirà a sinistra fino al parcheggio sottostante (5h00').

 

Galleria fotografica

© 2024 - Maria Grazia Schiapparelli
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