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Corno di Canzo Occidentale, da Canzo

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A cura di:

Ultimo rilievo: 28/08/2013
Difficoltà
T3
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
422 m
Altezza di arrivo
1371 m
Dislivello positivo
949 m
Periodo consigliato

Accesso

Da Milano a Erba e a Canzo lungo la statale "Valassina". Appena prima di entrare sul piazzale della stazione ferroviaria di Canzo/Asso, svoltare a destra e parcheggiare negli ampi piazzali presso il cimitero.

Introduzione

Lunga combinazione di noti itinerari di media montagna che fanno corona alla Val Ravella, una delle località più frequentate dall'escursionismo lombardo. Si percorrono lungamente meravigliose foreste di faggi, con spettacolari vedute sulle vette calcaree circostanti: Corni di Canzo, Monte Moregallo, Sasso Malascarpa, Monte Rai, Monte Cornizzolo. Sullo sfondo, naturalmente, le Grigne.

Descrizione

Dal parcheggio 422m si sale brevemente la ripida Via al Castello: al primo tornante si imbocca in piano a sinistra una larga traccia sassosa affiancata da orti. Seguendola a saliscendi si raggiunge un rudere con numerose segnalazioni: ci si trova in località Cranno 450m, al nascere della lunga cresta occidentale dei Corni di Canzo. Tutta la cresta è percorsa da un largo sentiero - molto ripido a tratti - che nel primo segmento ricalca il percorso naturalistico "Sentiero dello Spaccasassi". Oltrepassato il punto panoramico del "Sass de la Prea" (masso erratico), si lascia a destra la discesa verso la I° Alpe Grasso (Centro Visitatori della Foresta Regionale dei Corni di Canzo) e si prosegue lungo il crinale. Alla Colletta dei Corni 877m (lasciare a destra una pista forestale per l'Agriturismo 3° Alpe) si abbandona la cresta per addentrarsi nell'ombroso versante nord della Q1068m: dopo un lungo traverso pianeggiante il sentiero si impenna nuovamente per salire a raggiungere le abitazioni più occidentali di Pianezzo 1200m. Qui si presentano tre possibilità di prosecuzione per salire al Corno di Canzo principale 1371m.

  1. Dalle case di Q1200m si prosegue in piano verso il visibile Rifugio SEV 1239m e, sotto la verticale della cima, si imbocca un sentierino che sale ripido a trasformarsi in canalino roccioso (pochi semplici passi di arrampicata molto gradinata I+ grado) che sbuca proprio alla croce di vetta.
  2. Dalle case di Q1200m si retroverte e si raggiunge un vasto terrazzo pascolivo a Q1250m alla base delle rocce del Corno; un sassosissimo canalone permette di risalire fino all'anticima del Corno. Di qui alcuni passi rocciosi esposti ("Passo della Vacca") sulla cresta sommitale conducono alla croce di vetta.
  3. Dalle case di Q1200m si retroverte e si raggiubge un vasto terrazzo pascolivo Q1250m; si scende su traccia sassosa sull'altro versante puntando al margine sinistro di un sottostante ghiaione: alla base delle rocce - presso una tabella illustrativa - iniziano le catene della "Ferrata del Venticinquennale" (qui http://www.inalto.org/relazioni/via_ferrata/ferrata_del_venticinquennale si trova una particolareggiata descrizione del percorso).

Dalla vetta si scende lungo una delle due vie "normali" e ci si avvia verso Pianezzo; poco prima del rifugio si devia a destra e si sale alla Forcella dei Corni 1300m, valico boscoso fra le due vette. Un buon sentiero nella faggeta permette di scendere rapidamente alla Colma 1000m, importante incrocio di sentieri alla convergenza della Val Ravella (Canzo) con la Valle del Gatton (Valmadrera). Alla Colma sono presenti molte segnalazioni: si seguono alcune frecce gialle dipinte sui tronchi, che indirizzano a destra in un lungo traverso a tratti ascendente che va a terminare presso i ruderi dell'Alpe Alto 1096m. Nuovo cambiamento di direzione e, attraverso ambienti molto diversi (fitta abetaia, ripida cresta sassosa, umido bosco) si scende nella Valle di San Miro: a fianco di un torrente e di un piccolo acquedotto, si raggiunge il piazzale della chiesa di San Miro al Monte 606m. Seguendo una pista carrabile acciottolata si scende velocemente alle Fonti Gajum (vecchie terme, ora bar e ristoranti): ormai fra le numerose ville di Canzo, tenendo ai bivii la direzione "Milano", si torna al parcheggio presso il cimitero.

Galleria fotografica

© 2021 - Marco Bonati
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Ci siamo stati