Colle della Porta, dal Col Nivolet
Accesso
Raggiunta l'uscita dell'autostrada Autostrada A5 di Ivrea si imbocca la Pedemontana, Strada Statale 565, e all'altezza di Castellamonte la Strada Statale 460 di Ceresole Reale. Arrivati a Ceresole Reale si costeggia l' omonimo lago e si prosegue sulla Strada Provinciale 50 del Colle del Nivolet, dove l'accesso, nei mesi estivi, è ad orario regolamentato o consentito solo attraverso la comoda navetta. Si supera il lago Serrù ed il lago Agnel e si parcheggia pochi tornanti prima del Colle del Nivolet, in prossimità dei cartelli che indicano il segnavia 550 e del laghetto a quota 2461 m, pochi decine di metri prima dell' indicazione del km 16.
Introduzione
Classica escursione nel Parco del Gran Paradiso. L' itinerario si svolge lungo la strada reale di caccia fra laghetti, torrenti, pietraie, morene e pascoli. Ci sono buone probabilità di incontrare la fauna tipica del Parco.
Descrizione
Si prende la mulattiera reale di caccia, segnavia , che conduce immediatamente ad un bel laghetto e subito dopo ad un altro incastonato fra sassi e pietre della soprastante Costa della Civetta. Pochi minuti di cammino e subito sono visibili alla propria destra i laghi Serrù e Agnel. A sud comincia a mostrarsi il vallone del rio del Carro sovrastato dall'omonimo ghiacciaio e dall'Aiguille Rousse. La mulattiera si snoda ora come una balconata panoramica sull'alta valle dell'Orco, passa sopra il casotto del Bastalon, raggiungibile da un breve sentiero a destra della mulattiera, e poi, con tratti leggermente discendenti e successivamente ascendenti, attraversa i torrenti che scendono dai laghetti sotto la Punta della Violetta e dai laghi di Comba. Nei pressi dell'Alpe di Comba (2549m) si incrocia, a destra, il sentiero Videsott per Chiapili di Sopra. A Sud, sull'altro lato orografico della valle, sono ben visibili le Levanne, il ghiacciaio di Nel ed il [[rifugio Jervis]]. La mulattiera entra nel piano del rio della Percià e, ora sentiero, sale diagonalmente fra pietraie e canaloni. E' molto facile in questa zona assistere a scariche di sassi, a volte innescate dalla fauna locale che, magari spaventata dalla presenza umana, si sposta disordinatamente: prestare quindi attenzione a stambecchi o camosci vaganti sopra la traccia di sentiero. L'ultimo tratto, su piccoli sassi e detriti rossastri, conduce direttamente al Colle della Terra (2911m) dove una evidente traccia verso Sud conduce in poco tempo alla modesta Punta della Rocchetta (2922m), segnalata da un vistoso ometto: splendida la vista sul sottostante lago di Ceresole Reale, le Levanne ed il ghiacciaio di Nel. Si oltrepassa il colle, segnavia , in piano su sentiero un poco esposto e, poco dopo, si ha la vista incredibile del Lago Lillet (2765m), specchio d' acqua incassato ai piedi della ripida parete sud del Mare Percia. Con alcuni tornanti, su sentiero a tratti franato, si giunge al lago di Lillet, proprio in prossimità dell'emissario, il Rio Pisson. Nelle vicinanze e' molto comune incontrare la classica fauna del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Si sale un modesto dosso, si incontra il sentiero che, a destra, conduce alla borgata Mua, e si raggiunge il filo della morena del ghiacciaio della Porta. Si segue la morena e, più sopra, si incontra un secondo sentiero, ormai dismesso, che punta direttamente all'insellatura del Colle della Porta. Conviene però procedere, ancora per poco, sulla traccia principale che, in breve, conduce pochi metri sopra il Colle della Porta (3002m). La sella, ben segnalata da un grosso ometto, è quindi raggiungibile scendendo un corto e ripido sentierino. La discesa è per il medesimo itinerario.