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Cima Eyenhorn e Monte Massone, da Alpe Cortevecchio

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A cura di:

Ultimo rilievo: 20/08/2008
Difficoltà
T2
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
1535 m
Altezza di arrivo
2161 m
Dislivello positivo
626 m
Tempo di andata
02h30'
Tempo di ritorno
02h00'
Periodo consigliato
Esposizione
E W S N NW NE SE SW NNE ENE ESE SSE SSW WSW WNW NNW

Accesso

Da Milano si percorre l'autostrada dei Laghi A8 e poi, a Sesto Calende, si prosegue per l'A26 in direzione Nord fino al suo termine. Senza deviazioni si continua sulla superstrada per Domodossola fino all'uscita di Ornavasso. Si attraversa il paese, e subito dopo il ponte sull'unico torrente, si svolta a sinistra in salita verso il Santuario della Madonna del Boden. Appena prima del Santuario - segnalazioni - si abbandona il tracciato principale e si svolta a destra seguendo l'indicazione "Rifugio". Da qui, la strada, sempre asfaltata, diventa molto stretta e ripidissima: la si segue senza eccessive difficoltà fino a Cortemezzo 1300 m circa. Da qui i veicoli non fuoristrada possono avere difficoltà: gli ultimi 3 km sono molto sconnessi. Si parcheggia in un piazzaletto a Corte Vecchio.

Introduzione

Gita interessante per i panorami (in estate probabili nebbie e nuvole dal Lago Maggiore) e per la visita alle strutture militari della Linea Cadorna. Arrivati sulla cima del Monte Massone è tradizione suonare la campanella situata al vertice della croce di vetta. Se non si arriva a Corte Vecchio con l'auto, il percorso si allunga di circa un'ora.

Descrizione

Dall'alpeggio di Cortevecchio 1535m (baite restaurate a case di vacanza) si prosegue brevemente su carrareccia chiusa al traffico non autorizzato fino al Rifugio Gravellona Toce; da qui il percorso - diventato sentiero - si addentra in piano in una faggeta luminosa per portarsi in una valletta, che si risale a stretti tornanti, rivestita in ogni versante da fittissimi rododendri. Superata la prima salita, il sentiero si allarga e permette di riconoscere le tipiche strutture della strada militare: i traversi si allungano, i tornanti si allargano con muri di sostegno, gli avvallamenti sono livellati quasi come da brevi viadotti. In questo modo si arriva alla Bocchetta 1904m - segnalazioni - e si prosegue su pascolo abbandonato verso destra, in vista delle vette da raggiungere; un bivio segnalato ci indica il percorso di massima per la Cima Eyehorn 2131m, che si raggiunge a vista e con qualche ometto di fortuna. La Cima Eyehorn è in realtà un punto culminante al termine basso del crestone di rocce ed erba che fa da confine fra Val d'Ossola e Valle Strona. Si riprende il percorso verso il Monte Massone destreggiandosi con attenzione fra tracce di pecore e massi affilati sul filo della cresta; spesso ci si appoggia sul versante Sud, fino ad incontrare sentieri da valle diretti alle trincee ed alle piazzole scavate (ma rimaste inutilizzate) a ipotetica difesa della Valle d'Ossola negli anni 1915/16. Addolcitosi il tracciato, lungo il largo crinale sassoso, in circa 50 minuti si arriva alla croce di vetta del Monte Massone. Nelle giornate limpide la visuale va a comprendere il bacino del Lago Maggiore, tutto il Lago d'Orta, le cime del Parco Nazionale della Valgrande ed un vicinissimo Monte Rosa dal lato di Macugnaga. Per la discesa, è inutile ripercorrere il sentiero di cresta dell'andata, ma si raggiunge il bivio precedente la Cima Eyehorn con un percorso a mezzacosta parallelo e più basso. Da qui a Corte Vecchio sullo stesso percorso della salita. 

Riferimenti bibliografici

  • Paolo Crosa Lenz, Valle Strona – sentieri nella storia e nella natura, Alberti Libraio Editore, Verbania, 2000
  • Omegna - Varallo - Lago d'Orta, Carta escursioni e sci alpinismo foglio 97, 1:50000, Kompass


Galleria fotografica

Monte Massone ©2008 Marco Bonati
© 2021 - Marco Bonati
La faggeta ©2008 Marco Bonati
© 2008 - Marco Bonati
Strada militare ©2008 Marco Bonati
© 2008 - Marco Bonati
Cima Eyehorn ©2008 Marco Bonati
© 2008 - Marco Bonati
Trincea ©2008 Marco Bonati
© 2008 - Marco Bonati
Monte Massone ©2008 Marco Bonati
© 2008 - Marco Bonati
Mergozzo e il lago ©2008 Marco Bonati
© 2008 - Marco Bonati
Trincea ©2008 Marco Bonati
© 2008 - Marco Bonati
Strada militare ©2008 Marco Bonati
© 2008 - Marco Bonati

Ci siamo stati