Cerviso, da Cevo
Introduzione
Gita di tipo "filologico" alla ricerca di antichi alpeggi e di sentieri dimenticati. Cevo (frazione di Civo, ma pienamente in Val Masino) si trova alla base di un vallone ormai percorso turisticamente solo per la presenza di alcuni laghetti nell'anfiteatro terminale; ben pochi si accorgono della presenza di vallette laterali e terrazzi sospesi ospitanti ruderi di baite, residua testimonianza di una vita d'alpeggio ben diversa da quella odierna. Cerviso, che vanta ancora un paio di baite abitate nella stagione della caccia agli ungulati e della raccolta dei funghi, è da considerarsi punto di partenza per la ricerca di tracce scomparse fra i monti occidentali della Val Masino.
Descrizione
All'ingresso del paese, nella parte alta, si imbocca una pista sterrata che in breve conduce ad una centralina idroelettrica; subito dopo, su sentiero, si va ad attraversare il torrente Cavrocco, con bella vista sulle sue cascate. Da qui inizia una lunga salita su terreno assolato e roccioso con varia copertura boscosa, lungo la Valle Spluga. La traccia, a tratti ben gradinata, risale la valle parallelamente al torrente, talora attraversando antiche frane di pietrame; una cappelletta votiva preannuncia l'arrivo a Ceresolo 1041m, piccolo gruppo di baite un po' malmesse, saltuariamente abitate in estate. Il nostro sentiero, ben nascosto, va ricercato sulla destra dopo la quarta baita: su di un poggio prativo inizia l'accesso alla valletta che sale verso Cerviso. Senza possibilità di errore, si entra nel bosco rado e gradualmente si comincia a salire: ben presto la traccia si fa ripidissima con tornanti distanziati di pochi metri, fino a raggiungere la bella radura di Cerviso Bassa 1350m circa. Le baite sono tutte abbandonate e ormai quasi invase dalla vegetazione; il sentiero erboso prosegue verso sinistra entrando in un meraviglioso bosco di betulle e felci che, risalito con poche curve, porta in breve a Cerviso 1480m. Il pascolo, compreso fra due gruppi di baite, appare sospeso su di un terrazzo che, verso est, precipita fra rocce e bosco impraticabile verso la Val Masino.
La prosecuzione verso altri alpeggi - peraltro ancora segnalati su carte IGM obsolete - richiede aiuto locale o conoscenza precisa della zona.
Ritorno per la via di andata.
Torrente Cavrocco
©2010 Marco Bonati
Il sentiero in Valle Spluga
©2010 Marco Bonati
Devozione popolare
©2010 Marco Bonati