Bocchetta di Valsoera, dal parcheggio della diga di Teleccio
Accesso
Raggiunta l'uscita dell'autostrada di Ivrea si imbocca la Pedemontana, Strada Statale 565, e all'altezza di Castellamonte la Strada Statale di Ceresole Reale: si prosegue nella Valle dell' Orco fino a Rosone.
Prendere a destra la stretta strada asfaltata della valle di Piantonetto. Poco dopo San Giacomo la strada è chiusa al traffico non autorizzato ma, in realta', il transito è tollerato. Successivamente la strada diventa sterrata e con carreggiata leggermente piu' ampia. Gli ultimi 800 metri prima della diga di Teleccio sono di nuovo su strada asfaltata. Si parcheggia in prossimita' della diga.
Introduzione
Itinerario, nella parte finale solitario ed un poco esposto, che conduce sullo spartiacque fra la valle di Piantonetto e quella di Valsoera. Magnifici panorami sui laghi di Telessio e di Valsoera.
Descrizione
Si prende la strada sterrata, segnavia
, che parte dal parcheggio della diga. Arrivati alla costruzione di cemento, un cartello illustra i due sentieri che conducono al Rifugio Pontese: il primo, quello vecchio e oggetto di questa descrizione, conduce al rifugio attraversando una zona potenzialmente sottoposta a frane e scariche di sassi; il secondo, di nuova tracciatura, percorre la diga e risale sul lato orografico opposto.
Si procede sulla mulattiera che costeggia il lato sinistro orografico del lago di Telessio, scavalcando una prima frana di rocce instabili ed una seconda più modesta.
A circa 3/4 del lago la mulattiera termina. Si percorre ora un ripido sentiero, prestando attenzione ai carichi sospesi movimentati dalla teleferica del rifugio, si entra in un piccolo e rado boschetto e, successivamente, con numerosi tornanti fra lastroni di roccia depositati a guisa di gradoni, si sale al margine meridionale della Piana delle Muande. Magnifico il panorama sul sottostante lago di Telessio.
Si piega leggermente a sinistra e, con pendenza modesta, si arriva al Rifugio Pontese (2193m), dal caratteristico tetto colorato di giallo.
Dal rifugio, a Nord, sono ben visibili la Torre del Gran San Pietro ed il Becco di Valsoera; a Est si notino i Becchi della Tribolazione e Blanc Giuir.
Si procede ora, verso Nord-Est, seguendo i tubi dell'acqua fino ad una piccola conca piana, si raggira sulla destra un modesto cocuzzolo, sulla cima del quale vi è un grosso masso, e si trovano le tracce del sentiero, segnavia AVC.
Si sale per pendii erbosi passando sotto ad un piccolo nevaio (neve presente anche in tarda estate). Si obliqua a destra aggirando un bastione roccioso e, con ripido sentiero, a volte un poco esposto, si giunge nei pressi di una cascatella scivolosa che si affronta con l'ausilio di un tratto attrezzato con cavo d' acciaio. Poco dopo si incontra un secondo, ma molto più semplice, tratto attrezzato. Si giunge su una crestina, si traversano, in leggera discesa, un paio di canaloni e si giunge ai piedi della ripida salita che, fra erba, sassi, terreno ghiaioso e scivoloso, conduce alla Bocchetta di Valsoera (2683m). A Ovest Nord-Ovest, fra i Becchi della Tribolazione, è parzialmente osservabile, il Gran Paradiso mentre, verso Nord-Est, la riva nord del lago di Valsoera e la Punta Gialin.
La discesa è per il medesimo itinerario.