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Mont Fallère

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A cura di:

Ultima visita: 08/09/2014

Accesso

Il Mont Fallère è raggiungibile solo a piedi con i seguenti itinerari:

  • da Vétan dessus con il sentiero 9
  • da Vétan dessus con il sentiero 9 , 13B e la cresta sud sud-ovest
  • da Bellun con il sentiero 10
  • da Thouraz dessus con il sentiero 8A

L'accesso alla vetta può essere gestito con un appoggio intermedio:

  •  Rifugio Mont Fallère

Introduzione

Il Mont Fallère è una cima di 3.061 metri situata tra la Valle del Gran San Bernardo e la Valdigne. Offre un panorama straordinario che include il Monte Bianco, il Grand Combin e la Grivola. Nei pressi della montagna si trovano il Lago Fallère e il Lac Mort, rendendo l'area ideale per escursionisti e amanti della natura.

Descrizione

Il Monte Fallère è una cima massiccia, la più elevata del suo gruppo. Non presenta profili arditi né particolare importanza alpinistica, ma è di grande interesse per il vasto panorama che si può ammirare dalla sua vetta. Per questa ragione, già nel 1884, 80 metri sotto la cima, il CAI di Aosta costruì una capanna dedicata alla Regina Margherita. Il rifugio, oggi in rovina, è stato uno dei primi punti di riferimento per gli escursionisti nella zona. Il punto culminante del Monte Fallère si trova all'incrocio della cresta principale con una breve cresta secondaria orientata a sud-sud-ovest. A est, a una distanza di poco più di 200 metri, si trova una spalla quotata 3.043 metri. A nord-ovest della vetta, a una distanza di 550 metri, c’è un’altra spalla a quota 2.973 metri. Da questa, si diparte una cresta secondaria che separa la Comba Plassin dalla Comba d'Arsy. I versanti del Monte Fallère sono perlopiù detritici, con predominanza del versante meridionale, ma sono presenti anche alcune scarpate rocciose. La spalla nord-ovest è ben distinguibile per la sua larga e dirupata parete rocciosa, che, nonostante il suo aspetto imponente, non sembra essere stata percorsa e presenta pochi vantaggi per gli alpinisti, a fronte di rischi elevati.

Un tempo l'accesso alla vetta era lungo e difficile, scoraggiando molti escursionisti. Tuttavia, la costruzione di strade interpoderali che conducono agli alpeggi più elevati ha reso il Monte Fallère facilmente raggiungibile da ogni versante. Questo ha aumentato notevolmente il numero di escursionisti che visitano la montagna. La data della prima ascensione si perde nella storia, ma si ha traccia di una salita invernale avvenuta il 25 febbraio 1903, compiuta da Raffaele e Zaccaria Armand, Francesco Chabod e Mario Thomasset. Tale spedizione viene citata in varie pubblicazioni dell’epoca, come il bollettino del CAI e le note di Pedrazzini, e viene ricordata come un’impresa significativa per l’epoca.

Oltre all'interesse storico, il Monte Fallère è noto per l'ampio panorama che si estende dalla sua vetta. Si può ammirare una vista a 360 gradi sulle principali catene montuose della Valle d'Aosta, tra cui il Monte Bianco e il Cervino. L’escursionismo nella zona è facilitato dalla presenza di numerosi percorsi ben segnalati, rendendo la vetta una meta ambita per gli amanti della montagna e della fotografia paesaggistica. Sebbene il rifugio Regina Margherita sia in rovina, la zona del Monte Fallère è tuttora al centro di iniziative volte alla valorizzazione del territorio alpino. Ad esempio, altre strutture come il Bivacco Alessandro Pansa sono state recentemente inaugurate per supportare il turismo escursionistico e alpinistico nella Valle d'Aosta.

Informazioni

Quota: 3061m
Nome alternativo: -
Gruppo montuoso: Gruppo Grande Rochère - Mont Fallère
Prima ascensione: sconosciuta
Primi salitori: sconosciuti