Mont Emilius

Accesso
Le vie di salita al Mont Emilius sono varie, adatte sia a escursionisti esperti che ad alpinisti. La Via Normale, classificata T4, parte dal Rifugio Arbolle (2.450 m) e percorre un sentiero ripido ma ben tracciato, con alcuni passaggi esposti su roccia. Un’alternativa più tecnica è la Via della Cresta Sud, di difficoltà PD+, che richiede attrezzatura da alpinismo. Per chi cerca un approccio più tranquillo, il percorso dal Colle della Croce (T3) offre un’escursione panoramica con dislivello moderato.
- Via Normale (T4)
- Cresta Sud (PD+)
- Parete Nord (AD, misto roccia/ghiaccio)
Introduzione
Il Mont Emilius è una delle vette più rappresentative della Valle d’Aosta, un massiccio imponente che domina la piana di Aosta e i comuni di Charvensod, Pollein e Brissogne. Con i suoi 3.559 metri, questa montagna offre un panorama eccezionale sulle Alpi Graie e Pennine, attirando escursionisti e alpinisti con le sue vie accessibili ma al tempo stesso tecnicamente interessanti. La sua forma piramidale e la posizione strategica lo rendono un punto di riferimento visivo per tutta la valle, mentre la sua storia alpinistica e il legame con le comunità locali ne fanno un simbolo di identità montana.
Descrizione
Il Mont Emilius vanta una storia alpinistica che risale alla seconda metà dell’Ottocento, quando le prime esplorazioni iniziarono a mappare le valli laterali della Valle d’Aosta. La prima ascensione documentata risale al 1823, compiuta dal canonico Georges Carrel, figura emblematica dell’alpinismo valdostano. La salita, seppur non tecnicamente complessa, aprì la strada a successive esplorazioni, tra cui la prima invernale nel 1886 da parte di un gruppo guidato da Joseph Gabrilel. Nel corso del Novecento, nuove vie furono tracciate sui suoi versanti, tra cui la via diretta sulla parete nord, che presenta passaggi di arrampicata su roccia e ghiaccio. Una curiosità legata a questa montagna è il suo nome: originariamente chiamato Pic de Tersiva, fu ribattezzato in onore del vescovo Émile Chanoux, ma un errore di trascrizione lo trasformò in "Emilius".
Dal punto di vista geografico, il Mont Emilius si erge tra la Valpelline e la Valtournenche, circondato da vallate selvagge e boschi di conifere. La sua struttura è composta principalmente da rocce metamorfiche, con pendii erbosi nella parte bassa e creste rocciose verso la vetta. Nonostante l’assenza di ghiacciai permanenti, in inverno si formano accumuli nevosi che rendono alcune vie più impegnative. Il clima è tipicamente alpino, con estati brevi e inverni rigidi, rendendo i mesi tra giugno e settembre il periodo ideale per l’ascensione.
Culturalmente, il Mont Emilius è profondamente legato alle tradizioni locali. Il toponimo originale, Tersiva, deriverebbe dal patois valdostano, forse legato a un antico termine celtico. Ogni anno, durante le feste patronali dei comuni circostanti, la montagna è protagonista di racconti popolari e celebrazioni che ne esaltano la maestosità. Inoltre, la sua sagoma è spesso ritratta in dipinti e fotografie, simbolo di un paesaggio alpino incontaminato.
Informazioni
Quota: 3.559m
Nome alternativo: -
Gruppo montuoso: Gruppo dell'Emilius
Prima ascensione: non è nota
Primi salitori: -
Prima invernale: 15/02/1934
Primi salitori: Lino Binel e Amedeo Berthod
Libro di vetta: presente
Appoggi
- Rifugio Arbolle (2.450m)
- Bivacco Zullo (2.897m)
Collections
- 3000 della Valle d'Aosta - mappa