Calice al Cornoviglio
Introduzione
Descrizione
Percorrendo la strada che sale a Calice e scorto il castello, dapprima in lontananza e poi sempre più da vicino, si è coinvolti in una strana atmosfera di austerità -forse anche un pò inquietante- trasmessa proprio dalla figura dell'imponente castello Daria Malaspina risalente al 1200. li paese medievale che si snoda attorno ad esso si trova in una posizione molto panoramica. Una ricostruzione storica racconta che all'epoca dei pellegrinaggi questo territorio ospitava una via di transito secondaria di collegamento con una direttrice principale. Quindi, vestendo per un momento i panni di un pellegrino che aveva come meta sacra Santiago de Compostela, giunti a quel nodo -come si è già detto cruciale- di Caprigliola, avremmo dovuto prendere l'itinerario che passa proprio nei pressi di due frazioni di Calice: Madrignano e Novegina (proprio qui esistono una chiesetta dedicata a San Giacomo ed i resti ben conservati di un "hospitale" con caratteristiche cellette). Da qui, proseguendo fino a raggiungere Brugnato, Borghetto e puntando verso il Passo del Bracco, avremmo raggiunto Santiago. Abbiamo quindi già nominato la frazione di Madrignano (senza però dire che qui sono visibili i resti -purtroppo un pò mal ridotti- di un altro castello, distrutto dai Genovesi nei primi del 1400). Ma meritano una visita, oltre a Molunghi e Santa Maria, anche altre frazioni di Calice: Filettino, borgo medievale ben conservato; Usurana e Ferdana, le cui case hanno una splendida struttura architettonica formata da criptoportici; e Villagrossa, dove si trova, in una chiesetta in pietra, anche uno splendido portale del 1635 lavorato a punta di diamante. Per conoscere l'aspetto naturalistico della Valle, la sua flora e fauna, si può usufruire di una biblioteca multimediale, di un laboratorio scientifico munito di microscopio elettronico e di un curioso percorso osservando i 150 reperti tassidermici nel CEA (Centro di Educazione Ambientale), il quale, come le due Pinacoteche (dedicate a David Beghè ed a Pietro Rosa) e il Musco dell'Apicoltura (unico in Liguria) sono ospitati nel Castello Doria Malaspina. Un'occasione in più per visitare Calice è l'originale "Museo della Galassia " nella frazione di Valdonica: un mondo fantastico dove i fiori, il ferro, la pietra, il legno ed i minuscoli orti vengono trasformati dall'artista Bonini. autentico creatore di meraviglie. Ma il territorio di Calice vanta comunque la presenza umana già molto tempo prima dell'epoca medioevale: gli antichi Liguri, infatti, hanno lasciato come testimonianza i resti di una tomba litica a cassetta ritrovati nella zona di Genicciola. Questi reperti archeologici sono oggi conservati al Museo Civico nel castello San Giorgio di La Spezia. E' interessante osservare il toponimo eia cui deriva il nome Genicciola: "-ola" ossia 'divinità', e "genia" (da cui "genesi"): infatti agli occhi dei nostri antichi Liguri questo posto aveva una forma morfologica tale da ricondurli all'idea di fertilità. Oiscendendo la strada per continuare la visita della valle, si è accompagnati da un piacevole scorcio panoramico.
Informazioni
Superficie: 33,75kmq
Altitudine: 402m
Maggior elevazione: Monte Cornoviglio (1162m)
Numero abitanti: 1144
Nome in dialetto: Calice
Nome abitanti: calicesi
Santo Patrono: Nostra Signora di Loreto (10 dicembre)
Sito internet: www.comune.calicealcornoviglio.sp.it
Webcam:
Comuni confinanti: Beverino, Follo, Mulazzo, Podenzana, Rocchetta di Vara, Tresana
Villaggi e frazioni: Borseda, Bruscarolo, Castello di Calice (sede comunale), Ferdana-Novegina, Madrignano, Pegui, Santa Maria, Tranci, Usurana, Valdonica, Villagrossa
Alpeggi: