Bivacco Agostino Parravicini
Accesso
Per accedere al Bivacco Agostino Parravicini l’itinerario consueto inizia da Campo Moro, dove è possibile parcheggiare nei pressi della diga. Da qui si raggiunge il Rifugio Carate Brianza (2.636 m, circa 2 ore di cammino), quindi si supera la Bocchetta delle Forbici e si arriva al Rifugio Marinelli Bombardieri (2.813 m, circa 3 ore e un quarto complessive dalla partenza). Dal rifugio, l’itinerario prosegue lungo un sentiero segnalato che traversa pietraie e conduce al Passo Occidentale di Marinelli (3.050 m, tempo stimato 45 minuti), punto di accesso alla Vedretta dello Scerscen Superiore. L’inizio reale della progressione su ghiacciaio si trova circa mezz’ora oltre il passo, dove occorre seguire un lungo semicerchio verso sinistra, mantenendosi a doverosa distanza dalle pareti del versante sud del Bernina, dello Scerscen e del Roseg, fino a raggiungere una piccola finestra rocciosa dove sorge il bivacco (ulteriori 2 ore circa dal Rifugio Marinelli). Il percorso è segnalato, ma l’ambiente glaciale e la possibilità di scariche richiedono particolare attenzione e adeguato equipaggiamento (corda, ramponi, picozza e abbigliamento idoneo all’alta montagna).
Il bivacco è raggiungibile tramite i seguenti itinerari di accesso:
- da Campo Moro
Introduzione
Il Bivacco Agostino Parravicini è una struttura d'emergenza posta a 3.183 metri di altitudine nelle Alpi del Bernina, più precisamente sotto la parete sud del Piz Roseg, all’interno della Valmalenco, nel territorio comunale di Lanzada (SO). Costruito nel 1936 per commemorare il giovane alpinista bergamasco Agostino Parravicini, scomparso prematuramente sulla Cima di Zocca, rappresenta un luogo di riparo essenziale in un contesto d’alta montagna severo, caratterizzato dall’ampia presenza di ghiacciai e da condizioni ambientali particolarmente impegnative sia dal punto di vista fisico che climatico.
Descrizione
La posizione, in prossimità della Vedretta dello Scerscen Superiore e della via normale per il Piz Roseg, offre un punto di osservazione privilegiato sulle cime più rilevanti del massiccio del Bernina, tra cui il Pizzo Sella, il Piz Roseg e la stessa cima Bernina. L’edificio si manifesta come una piccola costruzione in legno rivestita di lamiera bianca, ancorata al suolo roccioso tramite tiranti metallici: all’interno si trovano sei cuccette ripiegabili, un tavolo e alcune coperte; l’approvvigionamento idrico richiede la fusione della neve presente in ogni stagione, e una targa commemorativa è affissa sulla parete esterna. Non sono disponibili né fornello a gas né illuminazione elettrica; la struttura si colloca tra i bivacchi non custoditi e priva di servizi ausiliari, e viene indicata principalmente come ricovero di fortuna in caso di condizioni meteo avverse, data la limitata capacità e la natura spartana dell’ambiente.
Il bivacco, per la sua collocazione e le caratteristiche essenziali, si rivolge in modo specifico ad alpinisti esperti, fornendo riparo in situazioni di necessità piuttosto che come meta di pernottamento programmato. Non sono raccomandati né l’uso turistico né soste prolungate: l’ambiente impervio e la distanza dai centri abitati suggeriscono un approccio prudente, con un’adeguata valutazione delle condizioni nivologiche e meteorologiche.
Informazioni
Ubicazione: Vedretta di Scerscen superiore
Quota: 3.183m
Posti letto: 9
Proprietà: CAI sezione Valtellinese
Illuminazione: candela
Fornello a gas: non presente
Acqua: di fusione
Ricarica dispositivi: non disponibile
Libro del bivacco: non rilevato
Itinerari dal bivacco
- Pizzo Sella
- Pizzo Roseg