Bivacco Borelli-Pivano
Introduzione
Ferrata bella ma corta: Il tratto attrezzato ha un dislivello lordo di circa duecento metri nei quali sono compresi diversi tratti non attrezzati su sentiero. Le difficoltà sono concentrate nella parte finale che da accesso al Fauteuil des Allemands dove si trovano le due scale verticali e il traverso delicato ed esposto oltre il quale termina la ferrata.
Descrizione
Dopo aver lasciato l'auto ci si avvia, seguendo le indicazioni per il rifugio Borelli, lungo un sentiero che attraversa i pascoli pianeggianti che circondano il villaggio dirigendosi verso il bosco del Peterey. In pochi minuti si raggiunge la strada sterrata che passa ai margini del bosco. Qui ogni anno all'inizio di luglio viene ospitata Celtica, la grande festa di musica e cultura dei celti che per una settimana riempie questo splendido anfiteatro naturale di musica , danze e ricostruzioni storiche.
All'ombra degli abeti e dei larici il menhir e ciò che resta del grande accampamento aspettano in silenzio l'arrivo dei figuranti e dei musicisti, gli unici suoni che accompagnano i passi degli escursionisti sono i richiami degli uccelli nascosti tra i rami e la brezza leggera che fa ondeggiare le cime delle conifere. Appena usciti dalla vecchia foresta si passa davanti ad una costruzione in cemento dell'acquedotto, si prosegue lungo la strada sterrata fino ad arrivare sull'argine del torrentello che scende dal Fauteuil des Allemands. Qui seguendo le indicazioni per il bivacco Borelli si lascia la strada, si attraversa il torrente e si risale il suo corso sulla destra orografica. Il sentiero nella prima parte è ben tracciato e non presenta difficoltà, ma salendo nella boscaglia di basse conifere bisogna prestare particolare attenzione perché dal ramo principale partono numerose scorciatoie che sebbene accorcino di poco la salita la rendono la marcia discontinua e faticosa.
Arrivati ai piedi della cascata si prosegue sulla sinistra seguendo i bollini gialli, che portano in breve all'inizio della ferrata (attenzione a non girare a destra seguendo i bollini rossi). La si percorre in un'oretta scarsa, tenendo presente che le difficoltà sono concentrate nell'ultima parte. Subito dopo la partenza si alternano tratti su roccia molto coricata a pezzi di sentiero dove manca la catena. Si sale tranquillamente fino ad arrivare al camino che offre numerosi appigli (prendevi il tempo di cercarli) e subito dopo l'uscita inizia la prima scala , alta circa 5 metri e verticale, che non presenta difficoltà di sorta. Dopo di essa si percorre un breve traverso verso destra, esposto e con alcuni passaggi delicati, si arriva alla seconda scala , anch'essa corta e verticale (16 gradini), al termine della quale si trova il passaggio chiave della ferrata: un piccolo traverso liscio che si percorre su degli spuntoni di ferro infissi nella roccia. Superato questo ultimo ostacolo terminano le catene e inizia il comodo sentiero che in poco più di mezz'ora porta al bivacco .