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Il Sentiero dei Cincet

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A cura di:

Ultimo rilievo: 26/05/2008
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
266 m
Altezza di arrivo
676 m
Dislivello positivo
410 m
Tempo di andata
02h00'
Tempo di ritorno
02h00'
Periodo consigliato

Introduzione

Per chiarire: Cincet (o Ciancet) in dialetto valtellinese è la cappella o santella, quella piccola costruzione devozionale che veniva costruita lungo i percorsi principali delle nostre montagne. All'utilità religiosa, i cincet univano anche una funzione segnaletica: indicavano punti di partenza o arrivo, bivi, passaggi difficili o pericolosi, o più semplicemente caratterizzavano una località diventando toponimo. L'etimologia del sostantivo è oscura: forse può rifarsi al dialettale "incìnet", inchinati, esortazione imperativa per i devoti passanti. Il comune di Ardenno ha deciso alcuni anni fa (2000) di evidenziare ai turisti questo patrimonio di arte religiosa popolare organizzando sentieri già esistenti in un anello che riunisce i "monumenti" principali. Purtroppo lo stato di conservazione è quasi sempre scadente e i pochi restauri sono discutibili. Piuttosto carente anche la segnaletica: qualche palina non sempre nei posti adeguati e frecce bianche a terra ormai sbiadite. Conviene quindi studiarsi bene il pannello descrittivo che incontriamo lungo il percorso e che viene qui riprodotto.

Descrizione

Dal municipio ci si volta verso monte e subito, sull'angolo di un edificio, si nota il primo cartello indicatore: San Lucio - Piazzalunga. E' indispensabile seguire le frecce bianche a terra. Si sale il lastricato e si incontrano le costruzioni e i giardini di Palazzo Parravicini; poco più avanti un cincet con la Madonna in Trono. Giunti sulla strada asfaltata che sale a Gaggio, la si segue fra boschi di castagno e prati da sfalcio fino ad un tornante presso una piccola sede ANA. Si imbocca un sentierino che nel bosco attraversa a guado due corsi d'acqua; si arriva alle poche case con chiesetta della contrada San Lucio e poi si torna nel bosco che invade vecchi terrazzamenti. Si incontra il Cincet del Mut (il muto, che pare abitasse nelle case poco lontane), e subito dopo il Cincet de la Mort (Deposizione di Cristo dalla Croce); si sceglie il sentiero di destra e, appena prima di sbucare a Piazzalunga, incontriamo il Cincet della Crocifissione (un ex-voto). La piccola contrada, raggiungibile in auto dalla Valmàsino, è caratterizzata dalla piccola chiesa di Sant'Abbondio, alcune baite restaurate e un altro cincet, il Cincet dal Pràa ("di quelli del prato", soprannome della famiglia committente). Tornati sul sagrato erboso della chiesetta, si imbocca il sentiero di destra, che scende fino ad un recinto per le pecore, poi lo segue ed entra nel bosco fino a raggiungere le ultime (verso est) case della contrada Scheneno. Qui si incontrano problemi di direzione: si vede in basso la chiesa di San Giovanni Battista, ma non si riesce a raggiungerla; imboccando un sentiero diretto, ci si avvicina, ma alla fine risulta necessario percorrere tracce e scalette di servizio ai vigneti che calano nei pressi della meta. La chiesa, ispezionabile solo da un alto finestrone laterale, possiede un bell'altare tipico della zona: viene simulata una struttura ad intarsio floreale di marmi policromi con il sapiente uso della scagliola. Da qui parte una ripida pista cementata che in breve, dopo aver accostato un agriturismo, porta al margine ovest di Ardenno. Seguendo la strada asfaltata ci si dirige a senso verso il luogo di partenza.

Ci siamo stati