Il Balcone di Nervi
Accesso
si arriva con i mezzi pubblici (linee 15) nel quartiere di Genova Nervi scendendo alla fermata di fronte a Piazza Duca degli Abruzzi oppure con il treno (dalla stazione risalire viale delle Palme e sulla sinistra per via Oberdan).
Descrizione
Da Piazza Duca degli Abruzzi, davanti alla delegazione di Nervi del comune di Genova, si prende la cortissima via Vosgi (aperta alle auto) e, subito, si trova via Somma (attraversamento stradale con semaforo). Di fronte, si individuano i vecchi segnali dell’ISC (nota 1) che indirizzano sulla scalinata Morelli, la quale, tra stretti muretti, guadagna velocemente quota. In 10\15 minuti, si giunge ad un primo bivio, con un lavatoio. Si sceglie via S. Rocco di Nervi, che si inerpica tra casette, giardini ed alti muri. Ad un nuovo incrocio (10\15 minuti), si incontrano i 2 triangoli rossi pieni della FIE (Federazione Italiana Escursionisti), provenienti da via Vassalli e salita Gabello, e le indicazioni relative al “Cammino dell’Alleanza” (nota 2) rappresentati da due bolli blu (a volte anche uno). Si nota, pure, un pallino blu in campo rettangolare bianco (nota 3). La via è un selciato, sempre meno ripido, con il panorama che si apre verso il mare ed i centri rivieraschi. Ancora 10 minuti e si sbuca in un largo spiazzo, dove sorge la cappelletta ottocentesca di S. Rocco (206 m s.l.m.). In passato, era un luogo appartato e quasi solitario, ma ora, con l’allargamento e l’apertura stradale alle auto… non è più così... Nella piazzetta, vi è, anche, un cippo secolare, una fonte ed alcuni cipressi di notevoli dimensioni. Dopo una breve pausa, si riparte, abbandonando le indicazioni FIE (nota 4) e quelle dell’ISC, che proseguono dritti in decisa salita. Si imbocca a destra, in piano e lato mare, la via ampliata. Un tempo denominata via Gattego, nel luglio 2009 è stata intitolata a N. Massa e via Gattego comincia solo poche decine di metri avanti, sulla destra. La vista sulla costa e’ veramente molto ampia ed ai bivi seguenti si tiene, prima, la destra (abbandonando, in breve, la nuova strada per una traccia, appena accennata, in leggera discesa), poi, la sinistra (via Gattego) e, quindi, si va dritti, superando un ponticello (il tutto in un susseguirsi di vegetazione, fasce, case e villette ben ristrutturate). Si percorre, ora, via Noffi (in piano e, successivamente, in salita) che termina su una strada asfaltata, che conduce alla Chiesa di S. Ilario, a quota 185 (15\20 minuti). Si supera il capolinea della linea AMT n. 516 e, dal fianco dell’edificio consacrato, si continua dritti in via S.Ilario (aperta alle auto) e, alla fine del piazzale, si reperisce la “creuza”, in discesa, via Superiore alla Chiesa di S. Ilario, che, poi, sbuca in corrispondenza di un crocevia. Non si prende via Penco (nota 5), ma si scende sulla scalinata a destra e, in breve, si sfiora via S. Ilario, che però non si attraversa. Invece, si sceglie, subito a sinistra, via Fontanin, che più avanti si biforca. Da qui, a destra in via Pozzi, si perde velocemente quota, tra alti muretti, che conducono sull’Aurelia (15 minuti). Si attraversa sulle strisce e si continua sulla via Aurelia che, poi, diventa via Capolungo. Infine, si incrocia via Romero, che, a sinistra, porta sul tratto terminale della passeggiata mare, da dove si può, a piacere, zigzagare, all'interno del parco, fino alla stazione ferroviaria del centro rivierasco (15-20 minuti).
Altre info ai link http://escursionismogalliera.xoom.it/idea/07.pdf pagina 3 http://escursionismogalliera.xoom.it/articoli/nervicamogli.pdf e pure su http://escursionismogalliera.xoom.it (nota 1) Bandierina rettangolare bianco rossa divisa in due triangoli con scritta ISC. L’itinerario storico colombiano "ISC" è lungo quasi 20 km e collega Quinto a Terrarossa, in Fontanabuona. E’ stato ripristinato in occasione del cinquecentenario della scoperta delle Americhe, ma attualmente non è soggetto a manutenzione... (nota 2) Il “Cammino dell’Alleanza” era nato come una collaborazione, in tutta Italia, tra l’Alleanza Assicurazione e la Federazione Italiana Escursionismo, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente. In questo modo erano stati recuperati circa 800 km di sentieri. In Liguria, erano presenti due distinti giri: Il Sentiero dei poeti (tra Portovenere, Lerici e Bocca di Magra) e il Balcone di Genova (da Genova fino alla Scoffera, per ritornare verso Nervi). Con il termine della sponsorizzazione il progetto, purtroppo, è stato accantonato... (nota 3) Il simbolo è dedicato, come approccio, ad un percorso di torrentismo e va a sfiorare la cappella di S. Maria Maddalena, in circa 50 minuti da San Rocco di Nervi (altri 20' per i laghetti e l'inizio del tracciato di cayoning). (nota 4) La mulattiera, contrassegnata con due triangoli rossi pieni, si dirige, lungo il crinale, verso la vetta del monte Cordona, a quota 802, in circa 1h30 – 2h di cammino, media difficoltà, sola andata. (nota 5) Da Via Penco, tenendo poi la destra in Via Lastrego, della Zuccona e Armanna, si arriva in 25/30 minuti (quasi in piano e poi in discesa), con una serie di creuze, a Bogliasco (per il rientro è opportuno procurarsi prima della gita un ticket per fascia chilometrica per i treni, poiché a Bogliasco nei giorni festivi è molto difficile trovarli). Si tratta del cosiddetto percorso VerdeAzzurro, dettagliatamente descritto in una pubblicazione dell’UnionCamere di molti anni fa, ancora valida però per approntare le varie gite. NB: in caso di gita, verificare, sempre, con FIE, Cai, eventuale Ente parco o altre Istituzioni, pro loco, ecc., che non ci siano state variazioni che abbiano aumentato le difficoltà! Si declina ogni responsabilità. Il presente testo ha solo carattere puramente indicativo e non esaustivo.