Da Camogli a Santa Margherita Ligure
Introduzione
Questo è uno dei tanti itinerari percorribili all'interno del Parco naturale regionale di Portofino; da Camogli, bel borgo marinaro con la sua infilata di alte case multicolori di fianco al mare, si sale alla chiesina di San Rocco, e poi si attraversa sopra San Fruttuoso, si passa sul versante nord scendendo rapidamente su Santa Margherita; si torna al punto di partenza in treno.
Descrizione
Il primo tratto del nostro giro si snoda tra Camogli e San Rocco; questi sentieri erano vie di collegamento tra i paesini, percorse quando le condizzioni del mare non permettevano di utilizzare le imbarcazioni. Camogli è uno splendido borgo marinaro, con la sua infilata di case colorate. I primi segnavia del sentiero per San Rocco si incontrano scendendo lungo via Cuneo a sinistra al primo bivio, vicino alla cappella di San Bartolomeo, ora abitazione privata. Saliamo all'ombra, lungo la Costa di Castellaro ed il torrente Gentile, dopo il ponte di Co'. Intorno a noi la campagna di Camogli, e oltre i muretti le abitazioni, rimaneggiate negli anni per adeguarle alle esigense dei proprietari, ma cercando di lasciare inalterato lo spazio per l'agricoltura. Il terreno è coltivato ad ulivi, vite, alberi da frutto, orti, prati per il foraggio dei piccoli animali da cortile. La salita è all'nizio dolce, tutta gradinata, si fa più ripida nell'ultimo tratto. Giunti a San Rocco, offritevi una delle migliori focacce della zona nella panetteria 50 metri a sinistra prima della piazzetta, e poi visitate la chiesa. Il panorama qui è superlativo; a nord, sulle colline circostanti tutte coltivate, a sud, sulla costa occidentale della Liguria fino a Genova. Tutti isentieri sono segnalati benissimo, con paletti sui quali leggere le direzioni, e poi con segni rossi a figure geometriche, diverse per ogni percorso. A San Rocco scendere a destra guardando la chiesa sul sentiero più basso, che passa sotto alcune abitazioni, si affaccia su alcuni coltivi e case, e continua poi nel bosco, prima in piano e poi con ampi tornanti. Attenzione ai vari bivi, seguire sempre l'indicazione Sella Toca. Intorno al sentiero, maggiociondoli, ulivi, carpino nero, pino d'Aleppo e un'erica arborea dai bei fiori bianchi; il giro è stato fatto il 13 di Aprile. Qui è superlativo; a nord, sulle colline circostanti tutte coltivate, a sud, sulla costa occidentale della Liguria fino a Genova. Tutti i sentieri sono segnalati benissimo, con paletti sui quali leggere le direzioni, e poi con segni rossi a figure geometriche, diverse per ogni percorso. La roccia sotto di noi precipita nel mare; molti uliveti sono ormai abbandonati; incontriamo anche qualche sorgente e una pineta rada di pini marittimi; ovunque i segni del passaggio dei cinghiali. Salendo si aprono belle visuali e il sentiero si inerpica zigzagando nel bosco; giunti a Sella Toca, troviamo un crocevia di sentieri: a destra in cinque minuti si arriva al semaforo nuovo, un dosso con una bella visuale sulla zona circostante, da percorrere con cautela perché è a tratti con sentiero un po' stretto e leggermente esposto. Torniamo sui nostri passi e seguiamo l'itinerario che porta a Pietre Strette. Si va via quasi in piano, e si sale e si scende, mantenendosi intorno ai 450 metri di quota; il percorso offre interessanti scorci sulla Cala dell'Oro, che viene attraversata tutta in quota, e sull'insenatura di San Fruttuoso. L'insenatura di San Fruttuoso e quella della cala dell'Oro sono molto simili perché hanno la stessa storia geologica. Questo crinale è molto battuto dai venti, e la vegetazione mediterranea è stata soppiantata a causa degli incendi da rovi e felci. L'ultima perte del percorso è un bosco fresco; a Pietre Strette ci sono tavoli e panche per una sosta, e anche un bel gatto bianco che si aggira tra i turisti a chedere il pranzo.... ha imparato che i turisti sono generosi...a volte... Anche Pietre Strette è un crocevia di sentieri: noi decidiamo di prendere quello contrassegnato da due rombi rossi, che scende a Santa Margherita; il primo tratto è uno sterrato a sinistra, che viene abbandonato quasi subito per un ripido sentiero che scende nel bosco. Il sentiero dopo un po' si trasforma in mulattiera, poi in strada sterrata appena si entra tra i coltivi, e dopo un tratto di strada asfaltata, ancora in gradini tra alti muretti di pietre che circondano casali e ville, fino ad arrivare a Santa Margherita nei pressi dell'ospedale; continuare diritto, attraversare la strada e sempre diritto proseguire verso il porto e poi la stazione, dove in treno si può ritornare all'auto a Camogli (ci sono treni ogni circa 15 minuti).