Cerisola, dal colle San Bernardo
Accesso
Da Garessio, facilmente raggiungibile dal casello dell'A6 di Ceva, si gira per Albenga lungo la SP 582. Si supera il colle, con tante pale eoliche, e si scende sul versante ligure fino a Cerisola (borgo di Garessio, distante 15 km dal centro cittadino). Si lascia la prima auto e con l'altra si ritorna indietro, fin quasi al Colle San Bernardo. Si parcheggia circa
Servono due mezzi.
Introduzione
Il colle San Bernardo (957 m) è un valico delle Alpi Liguri da cui passa l'Av, mentre riguardo Cerisola (520 m) si può dire che il nome del paese pare derivi dal ciliegio (pianta che era presente in zona e che, data la favorevole esposizione, maturava prima del solito). Lo sterrato presenta diversi bivi... ciò crea imbarazzo... non sapendo bene dove andare... Eppure, in fondo, è semplice... ad ogni incrocio con una strada ampia bisogna, sempre, tenere la sinistra... Questo è il semplice segreto, svelato, di oggi... a meno che non vengano aperte nuove vie... ovviamente…
Descrizione
La gita è una escursione (senza simboli!) che si snoda nel silenzio di boschi solitari, alla ricerca di una delle antiche vie del sale che dalla costa portava verso l'interno . E' facilitata per lo sviluppo scelto: dall'alto al basso... Si parte con lo sterrato (905 m) che si stacca dall'asfalto. Si incrocia il 1o bivio dove tenere la sinistra in discesa e dopo si supera un caratteristico ponte di legno fatto con tronchi. Si inizia, ora, a guadagnare quota in un bosco più fitto (diversi notevoli castagni). Si incontra il 2o bivio e si piega a sinistra. Si raggiunge un pianoro e qui inizia la discesa. Si ignora un accesso ad una proprietà privata (non è quindi un bivio...) e si procede dritti. Ai due bivi seguenti, si prende a sinistra, fino a trovare un guado e pochi metri oltre il 5o bivio. Si sfiorano i resti di una casa e, quasi subito, c'è un ponte da attraversare (6o bivio). Poco sopra, si entra nella frazione di Cerisola. Fa caldo e si cerca un punto all'ombra dalla chiesa di San Pietro. Un signore, forse il Don (in perfetto stile da “Cammino di Santiago”, in fatto di ospitalità…), ci invita ad entrare nei locali comuni della parrocchia... è un autentico toccasana! L'edificio ha i muri molto spessi e c'è un piacevole fresco.... oltre ad un bagno e una cucina dove poi farsi il caffè! Mangiamo, ci riposiamo seduti ai tavoli e prima di ripartire lo ringraziamo, lasciando una offerta in chiesa. In breve, si ritrova l'auto parcheggiata al mattino (500 m circa).
In definitiva: Diff. E (se fosse segnalato diventerebbe T facile) - disl. +150m -550m - 3h - 8 km
Gastronomia: la Polenta bianca della Val Tanaro è un antico piatto tipico della zona. E' preparata con prodotti locali, quali le patate, la farina di grano saraceno - originariamente era la sola usata -, la farina di frumento, il formaggio pecorino, il burro, la panna e i funghi.
NB: in caso di gita, verificare, sempre, con FIE, Cai, eventuale Ente parco o altre Istituzioni, pro loco, ecc., che non ci siano state variazioni che abbiano aumentato le difficoltà! Si declina ogni responsabilità. Il presente testo ha solo carattere puramente indicativo e non esaustivo.
Foto copertina: ponte di tronchi
Periodo migliore consigliato: dalla primavera all’autunno, evitando le giornate più calde
Tempo complessivo: 3h
Quota di partenza: 902 m
Quota di arrivo: 500 m
Dislivello: +150 m -550
Quota massima 902 m
Innanzitutto, se volete alcuni scatti singoli:
http://cralgalliera.altervista.org/2006F1Carrareccia.jpg
http://cralgalliera.altervista.org/2006F2Castagno.jpg
http://cralgalliera.altervista.org/2006F3Castagno.jpg
http://cralgalliera.altervista.org/2006F4Castagno.jpg
Polenta bianca di Pollini:
http://www.cralgalliera.altervista.org/1907S2PolentaBiancaPollini.jpg
oltre al file foto pdf, con un po' di altre info:
http://www.cralgalliera.altervista.org/ColleSanBernardoCerisola020.pdf
http://www.cralgalliera.altervista.org/anno2020.htm
http://www.cralgalliera.altervista.org/altre2020.htm
Precedenti visite in zona:
http://www.cralgalliera.altervista.org/GiteValTanaro.htm