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Corno del Colino

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A cura di:

Ultimo rilievo: 18/11/2009
Difficoltà
F
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
1077 m
Altezza di arrivo
2504 m
Dislivello positivo
1427 m
Tempo di andata
04h00'
Tempo di ritorno
03h00'
Periodo consigliato

Accesso

Da Milano a Morbegno lungo le statali 36 e 38; al semaforo all'ingresso della città si svolta a sinistra in direzione "Costiera dei Cech". Attraversato il ponte sull'Adda, si prosegue a destra lungo la provinciale "dei Cech orientale": attraversando nell'ordine i villaggi di Dazio, Vallate, Serone, Chempo e Roncaglia, si raggiunge a Poira il termine della strada. Parcheggiare nell'ampio piazzale della chiesetta degli alpini.

Introduzione

Bella gita di difficoltà - al culmine - leggermente superiore a quelle di un normale escursionismo. La meta è una vetta poco frequentata dai non locali, ma ben evidente da tutta la bassa Valtellina: è distinguibile fin dall'ingresso in valle e domina il paesaggio fino alla strettoia di Sondrio. Naturalmente il panorama comprende tutto il territorio indicato, con particolare "presenza" della catena orobica.

Descrizione

Dal piazzale della chiesetta di Poira (1077m) si imbocca la pista forestale che inizia a fianco dell'improbabile campo da calcio; trascurando le deviazioni secondarie all'interno della pineta, si arriva alla radura di Carecc (1153m), che si risale su strada cementata per la linea di massima pendenza. Proseguendo lungo la pista forestale, di nuovo nella pineta, con vari cambiamenti di direzione, si arriva a Ledin (1232m), piccolo alpeggio attualmente sede anche di un agriturismo. [Fin qui anche in auto, ma con molta cautela e scarsissime possibilità di parcheggio]. Verso monte e nei pressi di una fonte con abbeveratoio, inizia nel bosco il sentiero da seguire per portarsi al maggengo del Pesc (1613m): la traccia risale con regolarità la pineta, alternando ampi traversi a tratti sassosi - antiche frane - ormai inerbiti (a circa metà percorso si intercetta e attraversa una pista tagliafuoco 1350 m circa). Oltrepassate le poche baite del Pesc, il sentiero si fa meno evidente portandosi verso il centro della Val Toate: vari ometti di sassi conducono dove i pini - secolari - si fanno più radi. La traccia risale a zigzag il pendio a pascolo fino a raggiungere la Baita Colino 1937 m; analogamente, si prosegue - sempre al centro della valle - fino a portarsi nei pressi di un baitello senza nome a circa (2300m).
In caso di difficoltà nel reperire i vecchissimi segnali a vernice, conviene salire come meglio possibile nei pressi del tubo dell'acqua che rifornisce tutti gli abbeveratoi della zona.
Dal Baitello, in piano, ci si dirige verso EST in direzione del ripidissimo canale erboso compreso fra Torre Bering 2500 m circa (NO) e Corno del Colino (SE), ambedue ben visibili già dal Pesc. Con molta attenzione si risale il canale fino a raggiungere la bocchetta sommitale (non quotata nè nominata in un'area peraltro in generale molto mal cartografata). Si prosegue lungo la cresta NO del Corno del Colino: si tratta di un accumulo di blocchi e massi accatastati, talora di dimensioni plurimetriche (passi di arrampicata fino al II°), che compongono anche l'ampia vetta (2504m).
Non conviene molto farsi tentare dall'attraversata sotto il filo di cresta del versante settentrionale, effettivamente meno affaticante: toccherebbe attraversare la nicchia di distacco di una frana di blocchi attiva e realmente molto pericolosa.
Ritorno per la via di andata.


Tipologia percorso: a/r
Grado Alpinistico: II
Periodo consigliato: giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre
Esposizione al sole: sud
Pericolo oggettivo: instabilità dei massi di cresta. Fare attenzione nel periodo di caccia
Tratti esposti: il canalone, tratti della cresta sommitale


Ci siamo stati